mercoledì 27 maggio 2009

I have a dream


Stagione 2006/2007: Napoli taglia il suo (poco) play Tierre Brown e lo rimpiazza con Tyrone Ellis, in realtà guardia che originariamente era stata presa per sostituire Jeff Trepagnier, anche lui in odore di taglio prima che scoprissero che Trep almeno con il basket, a differenza di Brown, qualcosa aveva a spartire. L’allenatore di Napoli, di cui purtroppo ora non mi sovviene il nome, così risponde alla domanda di un giornalista su chi dovesse avere ora i compiti in regia: "Il play titolare è Tyrone Ellis".


Non so perché questo aneddoto mi torni in memoria proprio poco prima della semifinale Milano-Biella, davvero non so. Ma mi ricordo che in quella squadra c’era un piccolo play che in più occasioni si era rivelato decisivo, così come l’anno prima, quando spesso dava la svolta alla partita come e quanto Greer. Chissà che fine ha fatto, sto ragazzo.

lunedì 25 maggio 2009

Sfogo

Lofa ti prego di non leggere quanto segue perché stanno partendo santi e madonne! :)

Iniziamo dalle cose belle, perché è giusto così. Coach Capobianco immenso, un fenomeno, Dio. Peppe Poeta il suo degno apostolo: due palle cubiche, non lo tenevano in nessun modo. Bruno Cerella prossimo idolo delle folle. Gli altri a sprazzi, ma grazie a tutti per una stagione magnifica, difficile da immaginare. Peccato, perché quella gara-5 ce la saremmo meritata e chissà…

Grazie a chi ha sofferto con me nel corso di questa serie, dietro una pita e davanti a una tv. Grazie a Delonte per quella mail e quella disponibilità. Spero di poterla sfruttare quanto prima. 

Una piccola annotazione tecnica: insisto, Vitali non è un play.

Bene, ora ho fatto il serio e il competente, passiamo allo sfogo. Scusate, di solito sono sportivo ma stasera rosico.

Il mio pensiero va a Paternicò, perché non ha dato il possesso a Teramo dopo una rubata di Milano e conseguente recupero nostro, perché la stoppata di Hall era avvenuta dopo il tocco del tabellone, perché la rimessa è durata meno di cinque secondi, perché è stato chirurgico.

Il mio pensiero va a Sky, che come ha detto il mio amico Jacques sembrava TeleLombardia. Sconochini ("ragazzi, bisogna difendere!"), Pittis, lo stesso Mamoli (che ha giocato nelle giovanili dell’Olimpia). Curioso come analizzino ogni scorreggia e si siano dimenticati di far rivedere quanto sia effettivamente durata la rimessa di Moss e se il piede destro di Katelynas era effettivamente dietro la linea. Probabilmente lo era, ma farlo rivedere per bene pare brutto? E non parliamo di Colnago che nell’intervista a Katelynas chiama due volte Teramo "Roseto" :D

Il mio pensiero va a un allenatore mediocre, che avanti 2-0 nella serie perdeva gara3 e in gara4 si è fatto rimontare 16 punti in casa e continuava a fare tirare i tuoi da 3. Deve ringraziare San David Hawkins che a un certo punto ha deciso che forse era il caso di attaccare un po’ il canestro. Deve ringraziare san Hollis Price che sull’azione finale, sotto di 2, ha deciso di non seguire quanto il coach aveva detto, come ammesso da Katelynas, e di scaricare invece di andare dritto a canestro. Ma il tempo è galantuomo.

sabato 23 maggio 2009

Sconfitta annunciata

E così i Mondiali 2014 vengono assegnati alla Spagna. Nessuna sorpresa, la Fiba probabilmente ha voluto andare sul sicuro, premiando quello che forse è il miglior movimento cestistico attualmente in circolazione. Le strutture bene o male ci sono già, reduci dagli Europei del 2007, il pubblico ci sarà. In realtà la candidatura dell’Italia poteva trovare l’appoggio della Fiba proprio nell’ottica di un miglioramento delle strutture esistenti (la famosa soglia dei 10/12mila posti a palazzetto…) e nel recupero di un movimento in palese difficoltà. Ma la conferma che le cose non erano così semplici si è avuta durante la cerimonia (lunga…) di assegnazione, quando al video di presentazione della candidatura italiana, che si sostanziava nel solito pallone da basket che andava in giro per i monumenti nazionali, si contrapponeva il filmato spagnolo, dove a fare la parte del leone erano Pau Gasol e uno scatenatissimo pubblico giallorosso. Guardando quel video mi è venuto da pensare alla solita Italia, arroccata sulle sue bellezze storiche, come se bastassero a ottenere tutto.

Comunque, probabile che anziché cercare di aiutare questo movimento in difficoltà, la FIBA abbia avuto intenzione, oltre che di premiare la crescita spagnola, di punire una federazione, quella italiana, totalmente allo sbando. Ammetto di aver totalmente fallato la previsione su Meneghin, con la speranza che un uomo di basket, e di grande rappresentatività, potesse contribuire a migliorare la situazione. Invece, come potete leggere anche verso la fine del post precedente, il casino è notevole, con la spaccatura con la Lega, le regole assurde sulla tutela degli italiani che indebolirà ulteriormente le nostre squadre in Europa (a meno che non facciano tutte come Siena e i suoi passaporti… Milano già ha iniziato con il calabrese Taylor), addirittura il paventato rinnovo di Recalcati.

Chi salverà il basket italiano?

sabato 16 maggio 2009

Parlando dei playoff…

Barbershop conversation a quattro mani tra i due gestori di questo blog…

F: Se si vuole fare qualche chiacchiera da bar sui playoff, visto l’andazzo degli ultimi anni non si può non partire da un dato: la vittoria finale di Siena è quotata 1,20. L’ipotesi che questo dominio venga interrotto proprio quest’anno sembra fantabasket, ma visto che è gratis io proverei a fare qualche considerazione sulle possibili antagoniste.
V: Antagoniste? Io al momento non ne vedo. Fossi nella Snai avrei già sospeso le quote. Non scherziamo, Siena in una gara singola sarà anche battibile, ma in una serie al meglio delle sette? La Virtus è in crisi e comunque finora le ha sempre prese, Roma è in ripresa ma c’è sempre l’annoso problema: chi marca Lavrinovic?

F: Lavrinovic non lo marca nessuno in Italia e Roma non ha mai giustificato sul campo l’acquisto di Brezec, trascurando chiaramente i possibili accoppiamenti con Siena. Ultimamente ha provato a rimediare con Golemac, un lungo passatore e con un altissimo QI cestistico. Roma comunque, da quando è tornato Becirovic ha perso a Treviso, per poi vincerne 5 in fila. Ora come ora, sembra la più in forma del lotto delle inseguitrici, ma affronterà Biella, decisamente una brutta bestia. Come vedi questa serie?

V: A Biella fa caldo, a Roma non tanto e questo può fare la differenza e riequilibrare i valori. Mi riferisco ai palazzetti ovviamente! Io punterei sul 3-1, Biella è ostica ma quali risposte può trovare a Jaaber, oltre che allo stesso Becirovic. L’unica è che corrano come dannati e che si affidino alle percentuali. Ma si sa che sono effimere.

F: Di più difficile lettura penso sia la serie tra Virtus e Benetton; i bolognesi stanno andando maluccio, e hanno perso il fattore campo. I verdi in casa vanno fortissimo, ultimamente vincono anche fuori e si sono rinforzati con due vecchie volpi come Stefansson (lacrima) e Kalampokis (che già si è presentato ai bolognesi). Posto che Langford è una bestia, penso che la chiave della serie siano i lunghi bolognesi: se riescono ad imporre la loro fisicità, la V passa, ma io dico 3-2 verdi.

V: Mi sono distratto vedendo il video che ha pubblicato Tranquillo su Facebook dello spot con LeBron e quella gnugna delle Pussycat Dolls che sta con Hamilton. Dicevamo?

F: lo spot in cui lei gli dice: "Te lo succhio se mi dai mille dollari" ? (un applauso a chi riconosce la citazione, ndV)
V: Ah, Bologna… parli di fisicità dei lunghi bolognesi, e probabilmente hai ragione se la paragoni a quella di Nicevic e CJ Wallace, però i vari Terry, Giovannoni e Ford non mi sembrano dei colossi. Più che altro sono atletici, e anche in questo caso c’è la possibilità che si vada a mille all’ora. Considerando anche le caratteristiche dei due "play"… Tra l’altro il greco non mi è sembrato affatto male.

F:  la Virtus è squadra decisamente da corsa, anche e soprattutto per la natura dei suoi lunghi, che sono o atipici (Giovannoni) o pericolosi soprattutto in situazioni dinamiche (Ford). Terry è forse il più forte fisicamente e sarà fondamentale il suo contributo in difesa… Chi corre molto meno è Milano, specie dopo il recente infortunio a Mason Rocca e l’acquisto del centrone italiano per antonomasia, Denis Marconato.

V: Ah, il famoso fattore di Lauriana memoria. Brutto accoppiamento quello con Teramo, non mi piace. I milanesi sono delle volpi e in stagione le hanno vinte entrambe. Confido nel Coach.  Secondo me anche qua contano i lunghi: Teramo soffre quelli grossi e cattivi, e Milano ha Marconato e Taylor che sono perlomeno grossi.

F: Giustissimo, ma io penso che sia la differente lunghezza delle squadre a poter fare la differenza: se Teramo riesce a contenere il gap tra i "secondi quintetti", può dire la sua. Moss dovrà fare gli straordinari in difesa sul Falco…

V: Che dici, dipenderà tutto dalle percentuali da 3?

F: Milano più di Teramo fa affidamento al tiro da fuori (guarda un po’); il problemi per i ragazzi del coach possono nascere se i griffati milanesi trovano un alternativa al tiro da fuori, da cui il problema lunghi. Te la senti di dare un pronostico?

V: Il cuore dice 3-2, la ragione dice 1-3. Ma lo sai noi napoletani come siamo fatti…

F: Prendiamo una via di mezzo, scaramenticamente napoletana e diciamo 2-3.

V: Merito delle sapienti alchimie tattiche di coach Bucchi, ovviamente. Riflettevo che finora abbiamo parlato soprattutto dei lunghi, mentre secondo me se Pesaro ha una possibilità di arrivare a gara4 è proprio a causa dei piccoli: se riescono a tenere un minimo McIntyre e i vari Myers, Hicks, Curry imbroccano la partita…

F: ma il problema sta proprio nel lottare per arrivare a gara4, che può essere condizionante. Pesaro è molto squilibrata nella distribuzione dei punti, con Hicks e Curry a fare pentole e coperchi, nonostante un Hurd molto migliorato. Siena è Siena e già vincerne una sarebbe un successo per le vuelle.. sembra interessante il duello Akindele - Eze, di certo non Walton e Kareem, ma senza dubbio i lunghi più atletici del campionato.

V: Io sono curioso di vedere Hurd su Lavrinovic, secondo me è un duello sottovalutato. Potrebbe venirne fuori un accoppiamento interessante. E anche Sato-Hicks.

F: Hurd è un difensore davvero ostico, e non penso sia un avversario simpaticissimo. Che dici, 3-0 Siena?

V:  A meno che non si verifichino quei fattori di cui dicevo prima, direi di sì. In conclusione, una piccola provocazione: ieri la Fip ha varato una delibera sugli stranieri. Minimo 5 giocatori selezionabili per la Nazionale più uno che presumo sia un oriundo. Poi sei giocatori di cui massimo 2 non comunitari (2+4) oppure cinque giocatori di cui 3 non comunitari (3+2). La Lega s’è incazzata come una belva e per me hanno pure ragione. Gli italiani bravi giocano, così si alza il costo degli italiani e dei comunitari con ovvie ripercussioni per le piccole e ripeteremo ogni anno quanto accaduto la scorsa estate. Ma se si dicesse finalmente di staccarsi dalla Fip?

F: E in ottica di miglioramento degli italiani, serve davvero imporre delle quote? o sarebbero più indicate riforme strutturali, che partano dalle giovanili e che comprendano anche un campionato universitario?

V: Tanto non ti pigliano in squadra Francè…

domenica 10 maggio 2009

Teramo salva Rieti! (cit.)

E la festa può iniziare!

Dunque, è successo veramente di tutto. Iniziamo con il lato emotivo: terzo posto di Teramo contro ogni più rosea aspettativa, miracolo di Rieti che merita una salvezza conquistata in 6 (e con Lardo miglior allenatore del campionato, mi spiace per Il Coach che comunque non rientra in queste categorie infime) contro una squadra di tradizione ma che ha messo su cose inenarrabili in questa stagione.

Sul lato riflettivo, va registrato un campionato che ha visto partite su partite condizionate da fattori esterni: problemi economici, che hanno toccato Rieti, la Fortitudo, Avellino e chissà quante altre; questioni regolamentari, con canestri a volte validi a volte no, con poco aiuto da parte di una tecnologia che moltissimo potrebbe fare. La chiamata su Scales sembra essere giusta, ma se non lo fosse stata? E allora si dovrebbe lavorare soprattutto su questi campi per restituire credibilità al gioco, più che a regolamenti sul numero di italiani schierabili.

Ora i playoffs, e le serie più interessanti sono a Treviso e Teramo. Con Milano c’è un conto aperto, in stagione regolare si è sofferto assai. In più Teramo sembra soffrire i lunghi validi (Nicevic e Papadopoulos gli esempi più recenti) e Milano ne ha parecchi. Speriamo bene…

sabato 9 maggio 2009

Ciao Chuck



Uno dei migliori allenatori di sempre ci saluta. Colui che ha guidato la migliore squadra di sempre all’oro olimpico. Ma a me piace ricordarlo anche come l’allenatore dei Bad Boys, dei Detroit Pistons due volte campioni Nba.

"It’s a players’ league. They allow you to coach them or they don’t. Once they stop allowing you to coach, you’re on your way out."

venerdì 8 maggio 2009

Gran finale

Meno uno alla fine della stagione regolare e Roma ha dato il colpo di reni decisivo per il secondo posto, vincendo nella tana di lupi sì alle prese con problemi, ma che di certo hanno venduto cara la pelle. E’ tornato Becirovic (che ieri ha portato la partita al supplementare con 2 tiri liberi) e senza di lui Roma valeva forse la metà.

A Teramo vanno tutte le simpatie di questo blog e quindi evito di parlarne.

La Virtus Bologna ha un obbligo morale: correre. Se riesce a correre può dire la sua con chiunque, altrimenti balbetta. Un vecchio adagio dice che nei playoff si va adagio (scusate), e le squadre che hanno bisogno di accelerare le cose vengono sempre viste con scetticismo quando i giochi si fanno duri. A me piacerebbe che questa tendenza venisse invertita, ma non vedo in questa Virtus plurifinalista una credibile alternativa a Roma.

Treviso tra le cosiddette grandi è la squadra che mi sembra costruita con più criterio, ma soffre ancora di mal da trasferta. In particolare domenica andrà a trovare proprio le V nere, rischiando alla fine di trovarsi pari punti con Milano, quella Milano il cui finale di stagione è stato un "crescendo rossiniano" (cit.), ma che sembra in calo. Se i verdi non dovessero espugnare il Palasabatini e i rossi meneghini non riuscissero a dare il secondo dispiacere stagionale a Siena, resterebbero a pari punti, con Milano quinta a scornarsi con la Virtus e Treviso sesta accoppiata con Teramo, a dar vita a quella che potrebbe essere la serie più bella degli interi playoff.

Biella ieri ha vinto il settimo biglietto utile per la seconda parte di stagione, ma alla prossima andrà a Pesaro, dove i ragazzi di Sacripanti cercheranno di agguantare l’ottava posizione occupata da quella Cantù impegnata nella difficile trasferta di Roma. In caso di vittoria, la Scavolini potrebbe raggiungere Cantù, probabilmente in (buona) compagnia con Ferrara che ospita una Premiata ormai salva. E allora? Pesaro va avanti, precedendo per la classifica avulsa Cantù e Ferrara.

Capitolo salvezza: due squadre ancora in lotta, due compagini che si trovano allo stesso punto, ma provenienti da due universi differenti. La Fortitudo di Savic e degli innumerevoli centri e la Rieti di Lardo, degli abbandoni e della ricerca d’un miracolo. Es muss sein! (Così deve essere!) direbbero Kundera e Beethoven, perchè con Teramo alla ricerca del terzo posto e Udine già spacciata, viene istintivo ipotizzare una parità a 20 punti che vorrebbe dire Fortitudo in A2.
Storicamente la F m’è una squadra simpatica, nonchè una presenza fissa ad alti livelli da quando ho iniziato a seguire il basket, e sarei molto dispiaciuto di un’eventuale retrocessione. Ma non riesco a non provare un senso di fastidio quando vedo squadre tirate su con opulenza di risorse e assoluta mancanza di criterio.



Piccola postilla: ho scritto quello che ho scritto, limitandomi esclusivamente a quello che potrebbe accadere sul rettangolo di gioco. Storie di problemi societari, stipendi e quindi conseguenze per la prossima stagione, per quanto all’ordine del giorno, esulano dallo scopo di questo post.