mercoledì 30 settembre 2009

Black and White

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Non risolveranno tutti i nostri problemi, ma l’arrivo di Kenny Adeleke e quello possibile di Dimitris Tsaldaris colmano due importanti lacune che questa squadra si trascina. Certo, stona pensare che queste lacune vengano colmate (parzialmente) a poco più di una settimana dall’inizio del campionato, ma considerando che la prima giornata sarà alla fine l’ultima di precampionato, e considerato l’handicap con cui si è partiti e le difficoltà a reperire sponsor, si può guardare con un po’ di ottimismo.
Contrariaramente al mio co-blogger, che preferisce aspettare l’esito degli eventi, resto comunque piuttosto pessimista su una possibile salvezza, a meno che la quota per non retrocedere non cali vistosamente rispetto all’ultimo campionato. Ora come ora mi sembra squadra da 7/8 vittorie, ma sarei pronto (e felicissimo) a fare marcia indietro nel caso Adeleke rimanga sano e smaltisca presto quei chiletti in più, Muurinen dimostri di poter reggere fisicamente in difesa coi 4, Kruger confermi quanto di buono dimostrato in precampionato.
Potremmo presentarci così ai blocchi di partenza
Kruger, Reynolds, Tsaldaris, Muurinen, Adeleke.
Con Bonora a cambiare in regia, Tsaldaris e forse in alcuni momenti anche Kruger a dare due minuti di riposo a JR (già nostro idolo per il gesto della frusta fatto a Piero lo zerbino), Gigena a cambiare il greco, e Drbonjak come soluzione alternativa ai due lunghi. Spippoli bonus per fare qualche fallo.


Sinceramente temevo peggio, e alla fine l’obiettivo personale quest’anno è quello di divertirsi e farsi qualche trasfertina carina. Probabilmente già da Siena.

martedì 22 settembre 2009

Post sessista





No, a noi il basket femminile non piace tanto.

lunedì 21 settembre 2009

Panuozzo con dedica

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E nella giornata in cui Scariolo vince il titolo europeo con la Spagna, e il nostro pensiero non può non rivolgersi triste verso Recalcati, decidiamo di farci del male e andare a vedere il torneo a Scafati con i nostri eroi.
Squadra solida, concreta, aggressiva in difesa per forzare le palle perse e partire subito in transizione, dove può colpire sia da fuori che con i lunghi dai piedi rapidi.
Ma ora basta parlare di Brindisi.


A quanto mi dice chi ha assistito (eroe) a entrambe le giornate di gara, la Napoli di oggi avrebbe battuto di 100 punti quella di ieri. Consideriamoci fortunati a non aver visto una gara, quella del sabato, che molti hanno definito come più triste dell’ultimo singolo di Mariottide. Le note positive arrivano da Kruger e Reynolds, il primo in grado di far girare la squadra anche se sfigato al tiro, il secondo bravo a variare il suo gioco alternando conclusioni dalla distanza ed eleganti penetrazioni. In settimana arriverà Adeleke, se è sano può essere un signor colpo, dando alla squadra atletismo, forza a rimbalzo e presenza dentro l’area. Si parla anche di Larranaga (e dire che nel nostro post precedente lo avevamo invocato quasi scherzando), e il suo arrivo ci renderebbe felicissimi, soprattutto dal punto di vista umano, evitando, per amor di mamma Irlanda, di riflettere su eventuali difficoltà legate all’alto minutaggio.
Alcuni voti della serata scafatese:
10 al panuozzo del Bugigattolo, che si conferma di primissima qualità.
9 a noi che ci siamo divertiti.
8 a Brindisi, intesa come squadra, forte e ben allenata, e come tifosi: un bel gruppetto, simpatici e colorati.
7 a Oglesby, il papà in tribuna, lui in campo per due azioni, sostituito dopo un airball sulla sirena dei 24. Umiliato dal coach, voto che può salire a 10 se prima del suo taglio imminente si vendicherà in qualche modo.
6 di stima a Allred, che continua a seguire la squadra anche se ormai è un ex.
5 a Piero e alla sua ossessività per le fotografie.
4 a Sestokas. L’unico lituano che non sa tirare. Alle indicazioni per il Palamangano.
3 a Spippoli. Manco in C2 ho visto roba simile.
2 alla nostra addetta stampa. Ma due di altissimo livello. Chi vuole capire ha capito.
1 a Bonora. A prescindere. E per non aver alzato la coppa, grande quanto quelle del Subbuteo, del quarto posto (su quattro, abbiamo già le vertigini da alta quota) nonostante il nostro coro “alza la coppa, Bonora alzaa la coppaaa”.

lunedì 14 settembre 2009

L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare

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Nel momento in cui scrivo, il roster della squadra sarebbe il seguente:
Kruger, Reynolds, X, Muurinen, Allred
Bonora, Oglesby, Gigena (Sestokas), Drobnjak, Spippoli.


Quindi mancherebbe un 3 italiano, con la possibile rinuncia a Sestokas per evitare di ruotare i comunitari.
In realtà le cose non stanno propriamente così. Papalia ha praticamente tagliato, in diretta radio, Allred. Probabile che a seguirlo sarà anche Oglesby. Ora, il primo taglio sarebbe anche condivisibile. Il buon Lance ha fatto quella cazzata mostruosa di spiattellare sul suo blog una serie di pensieri sulla città, la società, il coach. Pensieri anche condivisibili, ma non ti mettono in buona luce dopo 4/5 giorni dal tuo arrivo. Soprattutto se poi in campo dimostri di non essere un fenomeno.
Il caso Oglesby, invece, è diverso. Marcelletti lo vuole più ragionatore, meno istintivo. Ma chiunque abbia visto qualche minimo video di Oglesby sa che il ragazzo è uno che ama tirare (e lo sa fare). Se si voleva uno ragionatore, si prendeva un giocatore ragionatore, non si cercava di cambiare le abitudini di un ragazzino in quindici giorni. Detto questo, un eventuale taglio di Oglesby ridurrebbe ulteriormente la nostra pericolosità offensiva. Credo che invece un utilizzo mirato del tipo “entra, sparacchia e poi panchina” sarebbe utile alla squadra.


Detto questo, l’ipotesi prevederebbe l’arrivo di un 3 americano e un lungo italiano. Si fanno i nomi di Chiacig e Marconato. Ottimi giocatori, per carità. Ma rimarrebbero dei problemi e se ne aggiungerebbero di altri. Uno dei due ex nazionale, più Muurinen e Drobnjak: chi segna? Squadra sbilanciatissima verso il perimetro. E il cambio della guardia?
La soluzione migliore, ad avere i soldi, sarebbe tenere Oglesby e prendere Righetti+Chiacig con 4 americano e Drobnjak (diventato papà, auguri) a fare il finto centro di riserva. Ma è dispendiosa.
La soluzione intermedia? Un 3 grosso fisicamente e dotato anche di gioco interno, alla Gary Forbes per dirne uno che mi hanno scippato, e Marconato, più realizzatore di Ghiaccione. E se volessero sbarazzarsi di Oglesby? Come mi facevano notare, ci sarebbe James Larranaga che noi tifosi aspetteremmo a braccia aperte.

sabato 12 settembre 2009

L’uomo del catasto

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Pensavo al povero John Stockton. Oddio, magari fossi io povero come lui. Una carriera meravigliosa come la sua, con quel fisico da impiegato, che non gli impediva di mulinare i gomiti più appuntiti dell’NBA, che non ha mai potuto mettere un anello al dito per colpa di quello là, His Airness, cannibale del basket come non se ne vedeva dai tempi di Russell e Auerbach.
E cosa ti vanno a combinare quei cattivoni della NBA? Nello stesso giorno in cui John entra meritatamente nella Hall of Fame, ci fa il suo ingresso anche quel cannibalone di Jordan. E tutti a parlare di lui. E non si fa così…




(ho idea che questo post piacerà particolarmente a un lettore)

giovedì 10 settembre 2009

Sgambatella (Brindisi-Napoli)

Premettiamo che ruotare in 7 o in 8, che è già faticoso durante la stagione, dopo una settimana scarsa di preparazione costituisce un handicap tale da rendere “osservabile” solo la prima metà di partita.


Nel panoramico palazzetto di Potenza, Brindisi batte Napoli 73-58, guidata da un Crispin di classe superiore, il solito Radulovic ed un buon Bryan. Detto ciò, l’abbiamo masochisticamente vista in differita su una rete satellitare. Che attaccamento.


Inizio disastroso di Napoli, sia in difesa (pick’n’pop Crispin-Radulovic e Omar Thomas scatenato a rimbalzo) che in attacco, complice la classica sindrome di inizio stagione del “provare ad eseguire” senza conoscenza e condizione, piuttosto che giocare. Un timeout del prof sembra migliorare le cose, e Napoli tiene discretamente il campo fino a metà gara.


Ci è piaciuto il fatto che ad ogni azione ci fossero tagli, anche in backdoor, segno che si sta provando a dare un’organizzazione e un equilibrio tra il dentro e il fuori.


Per quanto riguarda i singoli: Muurinen si farà amare, perché sa rendersi utile in molti modi e può anche portare qualche buon punto alla causa.


Kruger ha un tiro micidiale: quando tutto manca palla a lui dai 7 metri. In realtà ha alternato buone idee a cazzate, e sembra avere il vizio di chiudere prematuramente il palleggio. Nonostante non sia un grande atleta, può essere pericoloso in contropiede. Fatica in difesa, anche se contro Crispin avrebbero faticato in tanti.


Reynolds è il giocatore più talentuoso della compagine, ma oggi è stato servito solo fuori dagli schemi e/o allo scadere dei 24 secondi: una specie di Mr Wolf dei poveri. Non si può prescindere dal suo coinvolgimento in attacco.


Allred, reduce dal blog-gate, ha mostrato più ombre che luci. Le luci sono le buone mani (bel semigancio sinistro) mentre le ombre sono la presenza a rimbalzo e l’impressione che non sia sempre mentalmente pronto: ha mancato la ricezione di alcuni passaggi abbastanza semplici e Bryan, sicuramente sottovalutato ma pur sempre Sylvere Bryan, a tratti contro di lui è sembrato Hakeem The Dream. Poco coinvolto in post, dove può essere pericoloso, per lui vale lo stesso discorso fatto per JR.


Oglesby non giudicabile: gioca col freno a mano tirato (ndr, per evitare serie di flessioni punitive?)


Gigena lo conosciamo tutti, Sestokas è un decimo uomo.


Assenti Bonora e Drobnjak, si è sofferto a rimbalzo e la preoccupazione, forse prematura forse no, è quella di avere una squadra non grossa, ma neanche veloce. L’ala piccola è una necessità: alla causa servono urgentemente punti e rimbalzi.

venerdì 4 settembre 2009

Un omaggio doveroso


Alphonso Ford, five years today. Ciao Puma.

giovedì 3 settembre 2009

Focus: Hakan Koseoglu

Basketblog inizia questa rubrica nella quale, sempre senza prenderci troppo seriamente, si analizzano alcuni tra i giocatori più stimolano la nostra curiosità, il nostro spirito critico e talvolta la nostra libidine cestistica.
Primo soggetto oggetto di Focus è un giocatore dal nome ostico, come spesso capita quando si ha a che fare con chi proviene dalla terra di Ataturk: Hakan Koseoglu.
28 anni e 183 cm per il playmaker del Pinar di Smirne, vincitore per distacco della classifica degli assist del campionato turco dove ne smazza quasi 8 a incontro. Mica pizza e fichi.
Aggiungiamo che nell’ultimo campionato è andato ben 8 volte in doppia cifra con le assistenze, con due escursioni a 16. Ma non ci fermiamo qua. Rilanciamo che il buon Hakan può tranquillamente raggiungere o flirtare con i 30 punti… e il quadro è (quasi) chiuso.
Koseouglu ha avuto una carriera cestistica che per certi versi può ricordare quella di Pozzecco: prevalentemente realizzatore ad inizio carriera (anche 18 punti di media), ha pian piano abbassato la media punti (ma non le percentuali) ed incrementato la voce assist. Gran palleggiatore ed estramamente rapido, si rende pericoloso prevalentemente attaccando il suo difensore. Maestro del penetra e scarica, da cui nascono gran parte delle sue assistenze, e abile nelle situazioni di pick’n’roll, Koseoglu è molto bravo nel leggere la difesa e tende ad arrivare al ferro. Di certo non un bel cliente in uno contro uno né in attacco né in difesa, dove muove le gambe e ruba palloni.
Playmaker della nazionale turca, ha ormai acquisito una notevole esperienza internazionale e questa estate alcune voci l’hanno accostato alla neopromossa in A1 Soresina. Il fisico non certo da corazziere è una delle ragioni che nel 2003 gli hanno precluso una chiamata, così come il tiro da 3: se in giornata crivella, ma non è particolarmente costante.
Koseoglu è un giocatore tanto spettacolare quanto pericoloso, sicuramente accentratore, con i tutti i contro (palle perse, forzature) che ne derivano. Il suo contesto tecnico ideale è quello di una squadra con buoni tiratori sul perimetro, che gli possano liberare spazio per le sue scorribande in area, ed un lungo saltatore che apra i regali recapitati nel pitturato. D’altronde, come dicono alla sua agenzia “può far segnare anche un cieco”.


Hakan Koseoglu

mercoledì 2 settembre 2009

Gaudemus Igitur

martedì 1 settembre 2009

Righeira

http://www.girlpower.it/images/gp3/sfide/alex_righetti.jpg
Vamos a la playa, oh oh oh oh. I giornali dicono che il grande acquisto promesso da Papalia potrebbe essere Alex Righetti (nella foto sopra, gentilmente offerta da Google e dal sito girlpower, dove a quanto pare il buon Alex ha un discreto successo, essendosi classificato sedicesimo nella graduatoria degli sportivi italiani più belli. Per la cronaca ha vinto Toni). Grande acquisto forse più nel senso di oneroso che di impatto, ma la mossa non dispiacerebbe, anche se non credo modificherebbe più di tanto lo scenario in cui ci troviamo. Ne riparleremo più avanti, in caso di conferma.
A margine, volevo evidenziare la piacevole sorpresa che ho avuto ieri leggendo il report di ShinyStat. Visite praticamente raddoppiate negli ultimi giorni, e non me lo aspettavo per un blog che per scelta non abbiamo mai pubblicizzato. Non son certo cifre che fanno girare la testa, ma l’idea che una trentina di persone possa aprire ogni giorno questa pagina a leggere le cazzate che scriviamo fa piacere. Sarebbe carino qualche commento in più, sarebbe ancora più carino che tra le visitatrici ci fosse Jessica Alba che, attratta dal nostro virtuosismo lessicale, ci lasciasse il suo recapito, ma ci accontentiamo.
Mi sono chiesto del perché di questa crescita. Scartata la prima ipotesi, ossia che Dis/Impegno in mia assenza abbia continuamente pigiato il tasto F5, credo che la presenza di una squadra a Napoli possa aver attratto visitatori. Visitatori che magari, proprio ieri, giorno del raduno della squadra, si attendevano di leggere qualcosina. E invece noi, dispettosi e con una strategia poco commerciale, à la Fugazi, non abbiamo scritto neanche una riga.
I motivi sono molto semplici: non c’eravamo. Dis/Impegno vive a Milano, il sottoscritto era tristemente tornato dalle ferie. E, come forse avrete capito, non ci piace scrivere di quello che non vediamo oppure sparare bufale di mercato tanto per aumentare i click al giorno. Anche per questo gli acquisti napoletani sono stati commentati poco. Altrimenti si fa la fine di quel sito che suggeriva il suo quintetto ideale per la Napoli di quest’anno, ignorando totalmente le regole e mettendo in rosa 4 USA.
Perché ingannare i nostri venticinque (a volte trenta, molte più volte quindici) lettori?


Sì, come vedete, ci siamo montati la testa.