giovedì 26 agosto 2010

Notti magiche

Diciamocelo: questi mondiali non rappresentano il meglio del basket mondiale, visto che con i soli assenti sarebbe possibile costruire due squadre più forti di tutte quelle presenti. Ma questi mondiali offrono buon basket e molte storie. Alcune iniziano dal passato, molte hanno il loro culmine ai giorni d’oggi, altre invece sono ancora tutte da scrivere.
Allora non potranno che essere i mondiali di Ricky Rubio, il magistrale interprete del pick’n’roll e dalle mani velenose, la cui storia, già lunga, è in realtà ancora in gran divenire. Saranno i mondiali di Kevin Durant, il leader “bambino” degli Stati Uniti che, di riffa o di raffa, il modo di mettere qualche punto lo trova sempre. Potrebbero essere anche i mondiali del silenzioso Derrick Rose, se il Team USA troverà il modo di non lasciarsi ingabbiare dai ritmi bassi che gli avversari proveranno ad imporre.
Ma è dietro la primissima fila che le storie diventano ancora più interessanti. Ad esempio quella della Turchia padrona di casa, che proverà ad arrivare almeno in semifinale, guidata da un giocatore che deve riscattarsi e da un vecchio condottiero che combatte anche su campi dove non si vince buttando la palla nel canestro, ma sconfiggendo cose più grandi di noi.
La storia della Francia, da anni una Ferrari con le ruote alla pressione sbagliata, che punta su un gruppo giovane per arrivare seconda nel girone, poi si vedrà. Vedremo il neo acquisto romano Traorè, il mai domo De Colo e (si spera) il pupillo di chi scrive Edwin Jackson. Così come l’altro pupillo Milan Macvan, nella Serbia che assieme alla Grecia incrocia le dita in attesa della stangata.
Saranno i mondiali di Tibor Pleiss, detto “l’ignorante” per le recenti dichiarazioni nelle quali affermava di non conoscere nessuno dei giocatori contro cui gioca. Chissà se conosce Luis Scola, con il quale dovrà vedersela nel girone. Dalla redazione, un sentito in bocca al lupo.
Perché no, saranno i mondiali di Goran Dragic e Timofey Mozgov, il giovane che avanza (o che avanzerà) anche dall’altra parte dell’oceano.
Infine, saranno i mondiali di Sergio Tavcar, con Telecapodistria che dal 1° settembre diventa visibile su Sky e che ci offre un’alternativa ai “fattori” di Franco Lauro.