mercoledì 31 ottobre 2012

Dove eravamo rimasti?

Not one, not two...

Miami batte Boston nell'opening game e lancia un primo, chiaro, segnale alla lega. Attenzione: quest'anno siamo ancora più ingiocabili. Allen e Lewis regalano due soluzioni alternative perfette per lo scacchiere tattico di Spoelstra, sempre più vicino a quella idea di pallacanestro moderna in cui ogni giocatore o quasi può ricoprire tranquillamente tutte le posizioni del campo. Lo ha detto più volte Buffa in telecronaca: cos'è LeBron? Va a rimbalzo come un pivot, porta palla come un play, attacca il canestro come un tre. E allora spazi dilatati e tanti momenti di cinque fuori che avranno fatto commuovere il mio coach. Come li marchi questi? 
I Celtics hanno fatto bene, in quella che promette di essere la prossima finale di Conference. Hanno avuto molto poco da Terry, tanta confusione e palle perse, e dal rientrante Jeff Green, che dovrà necessariamente farsi trovare pronto quando conterà. Hanno avuto tanto, invece, da Barbosa e Courtney Lee, buone soluzioni in attesa del ritorno di Bradley che, proprio insieme all'ex Magic (che ha fatto un gran lavoro nel primo tempo) sarà fondamentale a contenere Wade, vero ago della bilancia della stagione Heat.
Bis in arrivo? Molto probabile. Della vicenda Harden magari ne parleremo più avanti, intanto i Lakers devono trovare una quadra che il sottoscritto umilmente fatica ad individuare nella Princeton Offense, se le individualità sono quelle che vedo nel roster.

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