lunedì 3 novembre 2008

Shootaround v.2

La sconfitta, netta, della Virtus a Pesaro lascia solo Roma e Siena davanti. Tra due domeniche si affronteranno e ci faremo qualche idea in più. Posto che Pesaro è un campo tosto, il -34 ridimensiona di parecchio i bolognesi. E allora, a meno che le altre non tirino fuori dal cilindro qualcosa di inimmaginabile, saranno queste due a giocarsela. Tra l’altro entrambe oggi hanno vinto in scioltezza.

Roma ha messo per la prima volta Teramo in difficoltà. Repesa non mi fa impazzire, con le sue rotazioni iperpompate, ma va detto che sta mettendo Gigli e Datome in condizione di esprimersi al meglio. La nazionale potrebbe aver ritrovato due importanti pedine. Ne avrebbe trovata anche una terza, ma finché ci sarà Recalcati sulla panchina dubito che Mancinelli riuscirà mai a trovare grande spazio. Intanto Mancio sfiora i 20 di media a partita, con più del 65% da 2 e quasi il 50% da 3.

La F è una squadra pazza, e il suo miglior giocatore rappresenta al meglio questa pazzia. Qyntel Woods avesse un po’ di testa sarebbe un fenomeno, ma probabilmente non sarebbe da queste parti. Venerdì contro Rieti ha sfiorato la tripla doppia con una prestazione totale.

Milano ancora in affanno, ma oggi parliamo di Montegranaro. Garris dimostra, nel caso ce ne fosse bisogno, l’importanza di avere un play in squadra. Non consideriamo neanche l’ultima azione vincente, ma è proprio la gara in sé. Forse aveva qualche sassolino dalla scarpa da togliersi, così come sicuramente li avevano Brandon Hunter ("non capisce gli schemi") e Simone Flamini, costretto e centellinato per due anni da Bucchi a fare il tappabuchi come 4 quando è palesemente un 3. Simone ha giocato la sua solita intensissima gara difensiva e in più ha messo 3/4 da 3.

Un piccolo sguardo alla LegaDue. Di Marcelus Kemp e Kyle Hines ne abbiamo già parlucchiato su questo blog, e se la stanno cavando alla grande. Da tenere d’occhio questo Zabian Dowdell, che sta segnando (tanto) con percentuali irreali. 36 stasera.

Ho visto Portland-San Antonio e mi sono innamorato dei Blazers. Eccitante è il vocabolo che ritengo più adatto a descrivere questa squadra. Posto che gli Spurs rischiano di faticare parecchio fino al ritorno di Ginobili, nonostante un Duncan che resta tuttora il miglior giocatore al mondo, quello di Portland è un progetto affascinante. Tantissimo talento, tantissima gioventù. Certo, per ambire ai massimi livelli mancano giocatori di esperienza, ma Roy è già un leader e Aldridge si sta configurando come ottimo secondo violino, mettendo su una vasta gamma di movimenti offensivi che unisce a una dose straordinaria di atletismo. Aspettando Oden, perennemente alle prese con guai fisici, il resto della squadra è di gran livello. E anche lo spot di 3, che sembrava essere il punto debole, ha visto alzare le sue quotazioni, con il miglioramento progressivo di Outlaw e l’arrivo di un sorprendente Batum. E poi c’è Rudy, e che ne parliamo a fare.

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