venerdì 31 ottobre 2008

Welcome back Jerome

  


C’è curiosità nel rivedere in campo Jerome Allen, che ha firmato per Veroli. Allen è sicuramente il miglior play visto a Napoli nell’era Maione: non un gran tiratore da fuori, con una meccanica strana, ma abile nel dettare i tempi della squadra e soprattutto nel tirar fuori il meglio di sé nei finali di gara. Ricordo perfettamente una stagione in cui decise 3 gare di fila all’ultima azione, con un recupero e un contropiede. Si era ritirato dopo aver giocato a Udine, con le ginocchia in fiamme, tornerà in LegaDue. In bocca al lupo. 

mercoledì 29 ottobre 2008

Bulls-Bucks

Buono l’esordio di Derrick Rose, ma mi sono focalizzato un po’ sui Bucks. C’è tanto da lavorare, Bogut va coinvolto di più come passatore, e il matrimonio tra Ridnour e Skiles non mi sembra affatto dei più solidi. Mi stupirei se superassero le 35 W.

martedì 28 ottobre 2008

Finalmente si comincia anche di là

Diciamoci la verità: non se ne poteva più. Mancava quel rito quotidiano, di prima mattina, di accendere il pc e vedere i risultati della notte Nba. E’ una stagione difficile da decifrare, al momento nessuna mi sembra tanto più forte delle altre. I Celtics devono essere in grado di riconfermarsi, ma KG e Allen hanno un anno in più e la partenza di Posey si farà sentire parecchio, specie quando sarà il momento di mettere la museruola a James o Bryant. A est i Pistons devono dimostrare che il problema era Flip Saunders. Occhio che Sheed è nel contract year, potrebbe venire fuori una bella stagione. I veri rivali però potrebbero essere i Cavs, se Mo Williams dimostrerà di essere la seconda opzione valida per LeBron. Phila mi sembra buona ma non so perché c’è qualcosa che non mi convince, così come Atlanta che ha una panca corta corta. I Magic sono a una PG dalla finale di conference, sempre se SuperDwight non incoccia uno Sheed in una serie precedente. I Raps mi piacciono pochino, per fortuna c’è Calderon, sperando in un Bargnani più deciso. David Lee st’anno potrebbe fare grandi numeri. 


A ovest direi Lakers su tutti, credo che alla fine siano quelli più indicati alla vittoria finale. Però ho alcune riserve: a) l’inserimento di Bynum e la coesistenza con Gasol e Odom; b) la perdita di Turiaf potrebbe pesare parecchio. Inoltre non hanno risolto il problema principale, cioè la mancanza di un difensore perimetrale e uno interno. Dopo di loro, gli Hornets, con talismano-Posey, e poi Spurs (anno pari e Ginobili fresco in vista dei playoff…) e Rockets se Adelman fa quadrare il cerchio. I Jazz devono migliorare la difesa ma possono dire la loro, seguirò con grande interesse Portland che è una squadra giovane ma talentuosissima. 

Per Dallas non ho grandi attese, mi farebbe piacere arrivare ai PO e giocarcela il più possibile, magari con un buon contributo da Bass e - perché no - Gerald Green. Buona stagione a tutti!

lunedì 27 ottobre 2008

Shootaround v.1

Provo a inaugurare questa rubrichetta di pensieri sul campionato o altro.

Teramo c’è andata vicino, vicinissimo. Non stupisce che a decidere la partita più complicata di Siena dal Maccabi a oggi sia stata un’azione targata Shaun Stonerook, il metronomo della Mens Sana. Tripla doppia sfiorata per lui, con 9 rimbalzi e la chicca di 8 recuperi (e mettiamoci pure i 4 assist). Nel momento in cui ha subito il fallo che lo ha portato in lunetta per i tre liberi decisivi, aveva 1/6 dalla lunga distanza. Capobianco (di cui questo blog è fan da tempi non sospetti, anche da quando non esisteva) ha avuto poco da un Hoover stranamente timido e da un Moss impreciso. Ma ha avuto tanto, per la seconda gara di fila, da Jaycee Carroll. Jaycee è un attaccante micidiale: al college, pur se non di primissima fascia, aveva segnato anche 44 punti in una partita. Sembra quei classici bianchi tiratori, ma in realtà non disdegna buttarsi dentro ed offre un buon contributo anche a rimbalzo.

Con Siena ci sono Roma e la Virtus: la Lottomatica si fa valere a Biella. Brezec continua a mettere cifre su interessanti ma a rimbalzo si fa notare poco, e così devono rimediare i Gabini, i De La Fuente e i Datome. Questi ultimi due, in particolare, possono rappresentare la marcia in più per la squadra di Repesa, in un ruolo che molti (e mi ci infilo a metà, perché un rendimento simile di Datome francamente non me lo aspettavo) ritenevano scoperto. La Virtus continua ad avere molto da Boykins, mentre Ford si conferma re dei tabelloni. Udine francamente al momento sembra davvero poca cosa, anche se la coppia venezuelana ha messo su - per la prima volta - buone cifre.

Milano e Fortitudo, per motivi decisamente diversi, sembrano le grandi più in difficoltà. L’Armani Jeans aspetta Vitali, ma intanto mi sembra abbia dei grossi buchi nelle posizioni 1 e 4, e basandosi il gioco di Bucchi particolarmente su questi due giocatori, possiamo immaginare il problema. Vitali sarà fondamentale anche per contribuire alla ripresa di Rocca, ma a Milano sembra mancare più che altro una prima opzione offensiva, qualcuno a cui dare la palla in quei (non rari) momenti in cui la palla non entra. Hawkins potrebbe esserlo da un punto di vista tecnico, ma mentalmente non sembra pronto. Intanto si è parlato di un possibile arrivo di Nick Fazekas, meteora a Dallas, qualche buona partita con i Clippers. Mano morbida, rimbalzista discreto, ho dei dubbi sulla tenuta difensiva contro i 4 europei. Potrebbe switchare di posizione in difesa con Sow e Rocca? La Fortitudo invece è un cantiere aperto: Forte a quanto pare è stato fatto fuori per motivi comportamentali, Gordon e Barron sono infortunati, Huertas deve ancora calarsi nella realtà italiana. Non basta così il talento di Woods e Mancinelli e la concretezza di Malaventura.

Per la lotta salvezza, prime vittorie per Ferrara, trascinata da un Collins monumentale, e Caserta. Detto di Udine, non si può non ammirare il buon inizio di Montegranaro e Rieti, due squadre che hanno vissuto un’estate travagliata. La Premiata ha rinunciato a Kemp e Rice per affidarsi a un colossale Brandon Hunter, a due volpi come Garris e Minard e al talento di Bryce Taylor. A Rieti Lardo rischia di fare un (altro?) miracolo, dopo aver perso Pickett e soprattutto Harvey.

domenica 19 ottobre 2008

FantaNba

E come ogni anno, anche in questa stagione partecipo a due leghe di FantaNba, su hoops. Sono due leghe da 16 squadre ciascuno.


La prima è quella del forum di TgmOnline, e il roster è: Chauncey Billups, Derek Fisher, Jameer Nelson, Louis Williams, LeBron James, Linas Kleiza, Al Thornton, Marvin Williams, David West, Darko Milicic, Mehmet Okur, Samuel Dalembert.


La seconda invece è con i ragazzi di Basketime: Steve Nash, Mike Bibby, Joe Johnson, Mickael Pietrus, Peja Stojakovic, Ryan Gomes, Lamar Odom, Andray Blatche, Drew Gooden, Tim Duncan, Marcus Camby, Nene Hilario. Quest’ultima mi sembra decisamente più forte. 

Piero Bucchi (ok, è presto, però…)

Non avendola vista, attendo il commento di Lofa.

venerdì 17 ottobre 2008

Sugli stranieri

Mi sembra che la mossa di Meneghin abbia perlomeno ottenuto il risultato di coinvolgere spesso la Gazzetta in queestioni riguardanti il nostro basket. Sul sito è reperibile un’intervista, ma soprattutto un sondaggio sul basket che vorremmo. Sondaggio che - pur prendendolo con le pinze per l’attendibilità - contiene dati contraddittori, e dimostra che la confusione non c’è solo tra i dirigenti cestistici, ma tra gli stessi tifosi. Se, infatti, la maggioranza dei tifosi ritiene che gli italiani nel nostro campionato debbano essere la maggioranza e vorrebbero una riduzione a tre o addirittura due extracomunitari per squadra, la stessa maggioranza ha votato per l’opzione "mi interessa la forza, non il passaporto di un giocatore" e afferma che davanti alla tv si gusta di più una partita di Nba che una della Nazionale o del campionato.

lunedì 13 ottobre 2008

Strana domenica

Per non pensare all’inizio del campionato ho deciso di allontanarmi dalla città. Abbiamo fatto una gitarella fuori porta e gozzovigliato. Ma al ritorno non ho resistito e sono andato a vedermi i tabellini. A parte la giornata-no dei miei pupilli sparsi per la penisola (Jamont Gordon in primis), riequilibrata almeno dalla giornata-sì di quelli che disputano il campionato di LegaDue (Kyle Hines in primis), ho accolto con un sorriso i primi due punti di Teramo, la squadra che per una serie di motivi (Capobianco, Poeta, Moss, Carroll, Cerella, Brown) avrà la mia simpatia quest’anno. Siena ha ricominciato là dove aveva terminato, e le due vecchie conoscenze (Bucchi e Mason) hanno colto una vittoria importante su un campo difficile.

venerdì 10 ottobre 2008

Bestemmia volante

Stavo scrivendo un bel post lungo lungo di presentazione al campionato (ne parliamo oggi su Rbg alle 18) ma ho simpaticamente chiuso il browser senza aver salvato. Un pezzo di letteratura andato perso, pazienza.


Per farla più breve, ecco il ranking: Siena, Roma, Virtus Bologna, Milano, Fortitudo Bologna, Treviso, Avellino, Cantù, Pesaro, Teramo, Caserta, Ferrara, Biella, Montegranaro, Udine, Rieti.


Invito tutti, specie i ragazzi di FingerRoll, alla grattatio pallorum. 

giovedì 9 ottobre 2008

Mentalità vincente e spirito del gioco

Frego pari pari dal blog di kcjones, ma credo che questa frase di Shaun Stonerook incarni il gioco che così tanto ci piace: "Il basket non è solo segnare. Se fosse stato così non avrei giocato così tanto. Ci sono molti aspetti importanti per essere un team vincente. C’è la difesa, ci sono i rimbalzi, devi essere bravo a piazzare i blocchi e poi, è chiaro, anche a fare canestro. Dobbiamo essere presenti su entrambi i lati del campo. Per quanto mi riguarda cerco di dare sempre il massimo dove la squadra ha più bisogno di me per vincere. Il basket è un grande sport e sono felice di essere parte di esso".

Contratti, doppi contratti, contratti di immagine

Rifacendomi a quanto scritto in altre sedi da Paolo Citrini, perché nessuno si è soffermato sulla questione del contratto di Ruben Wolkowyski? Per chi non lo sapesse, Scafati ha subito una penalizzazione sulla classifica dello scorso campionato perché aveva depositato un contratto (sbianchettandolo!) a cifre decisamente più basse. La pratica dei contratti in nero, o dei contratti "di immagine", per gonfiare i compensi dei giocatori, è nota a chiunque o quasi frequenti un palazzo dello sport. Di conseguenza, le cose sono due: a) la Lega e la Fip non frequentano i palazzi dello sport; b) stanno continuando a chiudere più di un occhio per faccende di questo tipo, quando - per il bene di questo sport - sarebbe stato giusto approfittare del caso Wolkowyski per far scoppiare la bolla e fare un po’ di pulizia in questo sport.

mercoledì 8 ottobre 2008

Avellino/2

Torno a parlare della questione Avellino, visto che il blog è stato linkato su un forum di tifosi avellinesi, e c’è stato anche un post di un ragazzo. Se ho capito bene, la sua tesi è che Dickau ad Avellino avrebbe giocato (causa problemi alla schiena, immagino) una decina di minuti, e giustamente era uno spreco di risorse e di denaro. Dall’altra parte, Dickau in America può fare senza problema il giocatore di rotazione a prezzo molto minore. E’ una tesi giusta, per carità. Certo, mi sembra un po’ strano rinunciare all’investimento principe della società a pochi giorni dal campionato. Mi dispiace che qualcuno abbia pensato che io stessi mandando delle "secce", come diciamo da queste parti, agli avellinesi. Eppure c’è anche un bell’ "in bocca al lupo", che è stato bellamente ignorato. Eppure è la loro mascotte…


Semplicemente, penso che se fossi in Avellino, non starei tranquillissimo, per una serie di parallelismi che ha evidenziato anche il buon Zio James di basketime e che ci stanno, ed è inutile negarlo: a) vittoria della Coppa Italia; b) ottima stagione con accesso all’Eurolega. E fin qui tutto a posto. c) necessità di ampliamento del palazzetto (con il presidente che spende in prima persona); d) istituzioni assenti, e di conseguenza anche soldi assenti; e) minacce di abbandono. A questi si sono aggiunti f) sconfitta in Supercoppa; g) cambio del play titolare.


Sono tantissime coincidenze, molte delle quali inutili al nostro discorso, ma io francamente un po’ sarei preoccupato. Che poi magari Avellino ci abbia anche guadagnato dalla rinuncia a Dickau, visto che intanto ha preso Diener e Nardi, oltre a Best, ci può anche stare. Ma le coincidenze ci sono. Saluti agli Original Fans da un "napulillo".

lunedì 6 ottobre 2008

Meneghin su Repubblica

Interessante l’intervista al Dinone nazionale su Repubblica. Rilancia la faccenda degli italiani che vanno aiutati ma non trovano spazio. Mah, condivisibile ma fino a un certo punto. Resto dell’idea che se è uno è bravo, gioca. Certo, probabilmente la maggior parte delle società punta sugli americani anche per un fatto di nomi, di incassi, di spettacolo, di abbonamenti. Però se sei bravo in serie A ci giochi. Certamente, i ragazzi dovrebbero essere messi nelle condizioni di crescere e di fare i loro errori senza angosce, senza la paura di essere tolti alla prima incertezza. In un altro post avevo proposto la possibilità di dare vita a una sorta di campionato under22, ma non so quanto cambierebbe la situazione, visto che si tratterebbe sempre di partite tra ragazzini e visto che comunque lo sforzo economico sarebbe ingente. Si potrebbe pensare, invece, ad affiliazioni con società minori vicine territorialmente, per far giocare i ragazzini in b1 o in LegaDue per un paio d’anni e poi tornare a casa pronti per entrare in rotazione nella massima serie.

domenica 5 ottobre 2008

A quest’ora

Sarei dovuto essere a Roma ad assistere alla prima di campionato. E vabbè.

giovedì 2 ottobre 2008

Avellino

La situazione in Irpinia non sembra delle migliori. Dan Dickau, il play con esperienze Nba acquistato quest’estate e con lo stipendiuccio superiore al milione, è stato tagliato. Si è parlato di problemi alla schiena che gli impedissero di giocare con frequenza. Ma Dickau ha firmato nella notte con i Golden State Warriors, tanto male non dovrebbe stare. Avellino, invece, ha ripiegato su un giocatore decisamente più economico, Travis Best.


Da osservatore esterno, l’impressione è che Avellino stia percorrendo la stessa parabola negativa che abbiamo percorso noi. Nello stesso anno vittoria della Final Eight e qualificazione all’Eurolega, stessi problemi di palazzo dello sport da ampliare, stessa volontà dei due presidenti di anticipare i soldi per i lavori, steso atteggiamento del Comune di fronte alla necessità di sborsare questi soldi anticipati. Ercolino è già sbottato in paio di occasioni, ha minacciato di affidare la società al Comune. In bocca al lupo, ma l’impressione è che anche loro - come noi - abbiano fatto il passo più lungo della gamba.


Cambiando argomento e facendo il solito spottino, domani alle 18 su Rbg parleremo del basket di mamma Africa.

mercoledì 1 ottobre 2008

Podcast

Per chi volesse sentire qualche vecchia puntata, hanno messo su i podcast. Basta andare alla pagina del programma, cliccare sulla puntata che interessa (ovviamente già andata in onda) e poi su CLICCA PER ASCOLTARE LA PUNTATA IN PODCAST.