martedì 30 dicembre 2008

Jordan Hill


Devo ancora vedere qualche partita di Oklahoma - e di conseguenza di Blake Griffin - quest’anno, intanto mi è capitato di vederne un paio di Arizona, e devo dire che mi è piaciuto molto Jordan Hill. Power forward che in un sistema D’Antoniano può anche fare il 5, Hill è lungo, atletico e rapido e può correre facilmente per il campo. Parlo di sistema D’Antoniano perché, se in giro si leggono molti paragoni con Chris Wilcox, ultimamente è venuto fuori quello con Amare Stoudemire con il quale in effetti ci sono somiglianze interessanti: Stat è sicuramente più potente fisicamente, ma Hill sfrutta meglio l’agilità ricevendo in post e andando a canestro scivolando lungo la linea di fondo per la schiacciata oppure convergendo verso il centro, spiazzando l’avversario con una serie di spin moves e lasciando partire un dolce semigancio sia con la mano destra che con la sinistra. Mette palla a terra anche se ogni tanto gli capita di perdere la maniglia. Inoltre, il jumper è da rispettare, perché può colpire tranquillmente anche da 5 metri. Come rimbalzista sa farsi valere, ha senso della stoppata.

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