martedì 26 gennaio 2010

Tiriamo le somme

Rispetto al campionato 2008/2009 (l’unico recente a 16 squadre), Siena e la sua motion offense si trovano allo stesso punto. Ma è sconcertante che, pur avendo segnato circa lo stesso numero di punti (1345 contro 1349), ne abbiano subiti molti di meno (993 contro 1060).
Come lo scorso campionato, le immediate inseguitrici sono staccate di 10 punti: la Milano di Bucchi prende il posto della Roma di Repesa. In comune, Sani Becirovic e la considerazione di principale alternativa a Siena… per intenderci, la stessa considerazione che ha Toldo come alternativa a Julio Cesar.
Caserta invece rappresenta quella che fu Teramo l’anno scorso, Avellino quello prima, e Napoli quattro stagioni fa: la meridionale simpatica, che gioca bene, ma che più di tanto non può rompere i coglioni.

Anche quest’anno tutte quelle che non sono Siena, ma degne di essere definite squadre, si trovano raccolte in 12 punti: alcune ridono (Caserta, Cantù, Biella, Montegranaro e ci metto anche la Virtus di Lardo), altre si meravigliano di problemi in regia che non ci si poteva assolutamente aspettare in fase di costruzione: Benetton e Roma. Treviso resta un bel progetto, ma troppe variabili sono andate allo stesso modo (male) perché il virgulto di Vitucci desse qualche frutto: Hackett poco leader, Kus il bel tiratore che da anni spingarda da fuori ma non un organizzatore, Cartier Martin chi? Quindi fuori Vitucci e dentro Gelsomino, generalmente bravo con i giovani, ma sempre che non gestisca le rotazioni con il cronometro come nella sua ultima esperienza romana. Capitolo Roma: Jaaber è una guardia che rende molto bene sugli scarichi, abbastanza bene in isolamento, molto meno bene quando deve costruire gioco. Su Vitali sapete come la penso. Il resto è una vagonata di ali, più o meno piccole, e Crosariol. Come ogni anno, Roma cerca di rafforzarsi attingendo un numero 4 dal mercato slavo (Askrabic, Golemac gli ultimi che mi vengono in mente), in questo caso al posto dell’impalpabile Tourè, ma per me è ancora in regia che serve qualcosa.

Piangono Pesaro, falcidiata dagli infortuni, Cremona, delusa da Forbes e con meno panchina di quanto non si aspettasse, e Ferrara, massicciamente intervenuta sul mercato, che anche l’anno scorso navigava in pessime acque prima di sfiorare i playoff a fine campionato.

Qualche premio:
MVP: Lavrinovic
Miglior Italiano: Aradori (menzione Mancinelli)
Rivelazione (e giocatore dal nome più bello): Ebi Ere (menzione Jeffrey Viggiano)
Miglior allenatore: Piero Bucchi
Miglior giocatore che si sapeva avrebbe cagato e così infatti è stato: James Thomas
Premio speciale “Alla veneranda età”: Randy Childress
Premio speciale “Gioco bene quasi solo quando non devo”: Michel Morandais
Miglior difensore: Mason Rocca
Premio speciale “A me mi piace”: Kennedy Winston

Quintetto ideale: Green (perchè sì) - Neal - Aradori - Lavrinovic - Eric Williams (contento Piero?)

P.s. Su un premio palesemente scherzavo, e non è il giocatore con il nome più bello.

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