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Vinto il secondo titolo consecutivo in un'epica gara-7, incassato il sì di coach Zen per l'ennesima ultima stagione (The Last Waltz? Perdonatemi se sono scettico, già sentito...), i Lakers si presentavano già discretamente pronti ai nastri di partenza della free agency. Tre i nodi da sciogliere per arricchire ulteriormente il piatto servito da Phil Jackson: un cambio per Fisher che possa tenere il campo anche per 20/30 minuti in regular season, consentendo al Pesce di non boccheggiare quando inizia a far caldo; un po' di carne da mettere sotto canestro per ovviare alla fragilità di Bynum; e un adeguato contorno per il piccante Artest.
Il draft ha dato le prime risposte, con due picks al secondo giro. Tra gli esterni è arrivato Devin Ebanks. Nato nel Queens (toh... ricorda niente? Eh, Ron?), ha giocato al college con West Virginia, distinguendosi come giocatore completo, in grado di segnare, andare con frequenza a rimbalzo, anche offensivo. Buona visione di gioco, se la cava anche come difensore. Il difetto principale, al momento piuttosto evidente, è il tiro da 3: nell'ultima stagione poco meno di un tentativo a gara, con percentuali prossime allo 0. Dovrà lavorarci molto, viste le opportunità che concede la triangolo.
La seconda scelta è invece andata su una scommessa tanto rischiosa quanto affascinante. Derrick Caracter, che ha chiuso a UTEP la sua carriera universitaria dopo precedenti travagliati a Louisville sotto coach Pitino. Caracter è un lungo offensivamente eccellente, in grado di crearsi il proprio tiro, di saper prendere posizione in post e di colpire tanto con forza quanto con velocità. I problemi possono essere di natura mentale, visto che il Caracter (ahahah) non è che sia dei più affidabili. Ma se capisce che con coach Zen e il Mamba è meglio non fare scherzetti, abbiamo una supersteal.
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Bynum è fragile e Caracter non offre garanzie? Nessun problema, ecco un veterano come Theo Ratliff. Non sarà neanche lui integrissimo, ma è utile a dare un po' di intimidazione e a girare la chiave della difesa nel reparto lunghi gialloviola.
Infine, un'altra aggiunta nel settore esterni. Matt Barnes, con i suoi tentacoli, è un difensore ostico, lo ha provato lo stesso Bryant sulla sua pelle in un gran bel duello in una gara di regular season di quest'anno. In più va a rimbalzo, ha un bel piazzato da 3 e corre bene per il campo.
A South Beach sono avvisati, i Lakers sembrano decisamente pronti.
5 commenti:
Godo. Da tifoso dei Bucks (ci farò un pezzo sul mio blog, perché stiamo facendo una buonissima squadra) ,quindi abbastanza disinteressato,certo non tifoso gialloviola, non posso che godere per questo mercato dei Lakers, che farà mangiare tante pagnottine di cioccolato a LeBron e Bosh. Mi dispiace solo per Wade, ma GODO. Per Blake sul mio blog avevo già fatto i complimenti a LA, qualche dubbio su Ratliff e Ebanks, più di qualche dubbio su Caracter, che verrà preso a calci da Kobe in quanto ingestibile, ma Blake e Barnes sono due colpi incredibili. Credo che questo sarà davvero l'ultimo valzer di Phil Jackson, vuole chiudere con il quarto threepeat a mio avviso, ed è per me molto più che probabile la riuscita dell'operazione.
Ecco i Bucks mi stanno piacendo davvero tanto, si stanno muovendo alla grande. Sono d'accordo, attendo di leggere il tuo post!
ah lo hai già scritto :D
giuro che prima di leggere la parentesi ho dovuto rileggere la roba del numero uno :D
lakers merda
G.Napolitano:"e' una vergogna che si prosegua imperterriti con l'espressione primo violino"
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