martedì 7 dicembre 2010

Elogio della "Vanolic"

Dis/Impegno, nella sua preview al campionato, l'aveva indicata come possibile squadra sorpresa del campionato e come sicura squadra simpatia. Al momento i fatti sembrano dargli ragione.
Cremona gioca un bel basket, è il quarto miglior attacco del campionato ed è terza per punti segnati. A guidare questo insolito melting pot italo-slavo, con un pizzico di salsa americana, è il giovane coach sloveno Tomo Mahoric, già giramondo dei parquet, tra gli artefici della favola Lietuvos Rytas.
Una squadra d'attacco, dicevamo. Intanto, la vittoria contro Caserta è arrivata grazie a degli ottimi momenti difensivi, al dominio a rimbalzo (46-37) e ad una piacevolissima circolazione del pallone, con tanti extrapass, che ha portato sempre a buoni tiri.
E così, in una giornata in cui le polveri statunitensi erano bagnate (4 punti Foster, 2 del "bulgaro" Rowland con 1/7 al tiro), abbiamo potuto assistere al manifesto della classe operaia che va in Paradiso. 21+8 per Sekulic, 9+8 per un tenacissimo Drozdov, qualche giocata difensiva di alto livello di Formenti, e soprattutto 13 minuti di altissima qualità per Lorenzo D'Ercole, che si sta scrollando di dosso l'etichetta di "promessa" per fare il primo salto di qualità.
Ma ogni squadra come si rispetti ha bisogno di un leader. E la Vanoli lo ha individuato in una vecchia conoscenza del basket italiano, quel Marko Milic che a 33 anni continua ad essere uno dei migliori (se non il migliore) giocatori di post basso visti in Italia negli ultimi quindici anni. Le sue azioni in vernice e le sue scivolate sulla linea di fondo restano materiale da far visionare allo stremo ai ragazzini che si avvicinano a questo sport.
Mahoric ripete giustamente che è necessario tenere i piedi per terra.
Bisognerebbe spiegarlo a lui...

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