Si potrebbe discutere della potenza cinese che manda Yao Ming in quintetto all'All Star Game nonostante passi più tempo in infermeria che in campo.
Ma scorrendo i roster per il spesso noioso Rookie challenge, l'attenzione mi è caduta sulla presenza di un giocatore in particolare.
Come passare dai cadaveri Naporeatini a Kobe Bryant... |
Una brevissima esperienza con Malaga, e poi arriva la chiamata degli Spurs. L'impatto è tanto positivo quanto inaspettato: in particolare un ottimo mese di novembre, dal quale San Antonio esce con due sole sconfitte. Neal fa undici punti di media, con due prestazioni consecutive in cui ne mette a segno 22 (career high), guadagnandosi la fiducia di Popovich e compagni:
"I want him to be aggressive and not shy away from shooting shots. I'd rather tell him once in a while that perhaps there was a bad shot here or there, then beg him to shoot".
E capirete che certe parole, dette da uno dei coach più esigenti della lega, fanno un certo effetto. Soprattutto se il diabolico Pop, alle prime prestazioni positive dell'ex Treviso, aveva confessato ai giornalisti: "Never heard of him until he walked in the gym".
E Neal? Lui ovviamente è al settimo cielo. Per come gioca, per i risultati della squadra, per i vantaggi nell'essere poco conosciuto.
"I don't mind being anonymous. It's great for me. A lot of open shots. And a lot of wins. We're winning a lot. That's the most important thing".Adesso arriva la sfida del Rookie challenge, in cui sarà il nonnetto della comitiva. Nessun problema, c'è passato anche un certo Luis Scola...
1 commento:
Ce l'ho al FantaNBA. Ho l'occhio lunghissimo.
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