lunedì 16 maggio 2011

Elvis is (not) dead



Il fatto che a pochi minuti dall'eliminazione dei Memphis Grizzlies si stia già pensando a cosa rimarrà di questa stagione può essere considerato come un fatto positivo. C'è infatti da comprendere se quella appena conclusa è "una di quelle stagioni" o se può rappresentare il punto di partenza per qualcosa di importante. La tenera età di questi Grizzlies farebbe pendere la bilancia verso la seconda ipotesi. Oltre alla chioccia Battier, imprescindibile ed in scadenza di contratto, Memphis si ritrova con una squadra giovane e talentuosa, che gioca un bel basket, difendendo in maniera ruvida e usando in attacco raramente il tiro da fuori.
Una stagione sviluppatasi in maniera particolare: i Grizzlies attuali sono frutto di una particolare combinazione di eventi, che li ha portati a cedere il loro giocatore-franchigia per un pacchetto di fuffa nel quale si sono ritrovati un panchinaro del Barcellona diventato uno dei migliori centri della lega. C'è la trasformazione di Randolph da caso umano a lungo dominante. C'è la cessione di Mayo, saltata all'ultimo secondo, che li avrebbe privati di un giocatore diventato insostituibile sia per il suo apporto per entrambi i lati del campo che per la sua capacità di cambiare le partite. C'è l'infortunio di Gay. C'è in tutto questo anche la scelta clamorosamente fallata di Thabeet.
Rinnovato Randolph, in attesa del ritorno di Gay, appare evidente che la questione più scottante per Chris Wallace sarà il rinnovo di Gasol e in seconda battuta dell'idolo delle folle Battier (come definire uno che cita su tweeter Il Grande Lebowski ed Animal House?). Per il resto, al di là dei big, c'è tutta una serie di ragazzoni da far crescere...

2 commenti:

Dagdam0r ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=8nvpRkn_R5g

drunkside ha detto...

bravissimo Dagdamor!