sabato 14 giugno 2008

Game 4

Probabilmente abbiamo avuto la dimostrazione del celebre detto "l’attacco stacca i biglietti, la difesa fa vincere le partite". La dimostrazione è arrivata con il layup decisivo di Ray Allen, che ha battuto Vujacic e ha trovato una voragine a centroarea. Due facili e partita in cassaforte per i Celtics. Abbiamo assistito alla più grande rimonta avvenuta nella storia delle finali, ed è incredibile che un coach scafato come Jackson e un giocatore pieno di cattiveria agonistica come Bryant abbiano permesso a Boston di rientrare (in trasferta!) dal -24. E invece è successo, i Lakers hanno continuato a non trovare le contromisure per il quintetto piccolo dei Celtics, e Boston nel momento decisivo ha visto i suoi giocatori tirare fuori il meglio: Garnett, in questa serie tendente ad accontentarsi troppo del jumper, si è avvicinato a canestro, Allen e Pierce hanno messo canestri importanti e The Truth ha tirato fuori una gran difesa contro Bryant, House ha messo quei tiri che nel primo tempo aveva sbagliato, Posey è stato decisivo con alcuni canestri di puri coglioni.


Eppure i Lakers avevano giocato un primo tempo sontuoso, di squadra, con Bryant che decideva di tirare poco (maluccio) e di far segnare (tanto) i compagni. Radmanovic trovava canestri da fuori, Gasol pronto sugli scarichi, persino Ariza offriva il suo contributo in attacco, oltre al solito lavorone difensivo. Odom, poi, faceva ammattire nientemeno che Garnett. Ma nel terzo quarto qualcosa s’è rotto. 

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