martedì 3 giugno 2008

Voglia di vincere



La foto sopra (non proprio piacevole a vedersi, lo ammetto) rappresenta il motivo per cui non indico i Lakers come favoriti indiscussi. In realtà ad oggi ritengo L.A. mentalmente più forte di Boston, grazie a playoff condotti con autorità contro una squadra ostica come i Jazz e a quelle vecchie volpi degli Spurs. E se Bryant è riuscito a tirare con ottime percentuali in una serie in cui era marcato da uno dei migliori difensori del campionato (e anche da uno dei più sporchi), che lo ha costretto a fossilizzarsi sul jumper affidabile invece che penetrare, vuol dire che il 24 di fame ne ha ancora di più di quanto si pensasse. Ed è proprio il jumper di Bryant la questione principale. I Celtics non potranno difendere su di lui come hanno fatto su LeBron James, tenendolo lontano dal canestro con raddoppi forti e costringendolo al tiro da fuori o allo scarico. Bryant ha percentuali da lontano di gran lunga migliori di James, il suo jumper è il più letale della lega, e ha compagni che sanno sfruttare i suoi scarichi (Fisher, Vujacic, Radmanovic da fuori). A questo punto è probabile che su Bryant vedremo molto single coverage, da parte di Pierce e di Posey, che però non vedrà molto il campo se Allen continuerà quanto fatto nelle ultime due gare. Il duello più interessante, però, potrebbe essere quello che vede Odom e Garnett. E la chiave sembra essere Lamar, che dovrà tenere a bada quella specie di Hulk che vedete nella foto, affamato d’anelli ancora più di Bryant (se possibile), evitando di fare da play aggiuntivo (se non principale) come a suo solito. Contemporaneamente dovrà impegnarlo nella propria metà campo, con il suo gioco dentro-fuori, perché Garnett è il miglior difensore dei Celtics anche in aiuto, e tenerlo lontano dal canestro vorrebbe dire creare spazio per Bryant. Vedremo.

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