lunedì 15 marzo 2010

Bracketology

Dunque un annetto fa era finita così, con Tyler Hansbrough a tagliare la retina, degno coronamento di un'incredibile carriera collegiale. Un marzo dopo, cosa dobbiamo aspettarci da questo Torneo NCAA, che non vede tra le sue fila colossi del calibro di UCLA, North Carolina, Connecticut?
Equilibrio, probabilmente. Le favorite probabilmente sono le due K, ossia Kansas e Kentucky. Ma dietro c'è parecchia incertezza, e vari punti interrogativi sui quali soffermarsi. Interrogativi che - come vedremo - riguardano anche le due favorite di cui sopra.

Midwest

Kansas, dicevamo. I Jayhawks sulla carta hanno tutto quello che serve per poter vincere il Torneo. Grandi realizzatori (Collins e Henry), una presenza dominante in post (Aldrich con la sua difesa, peccato per quella faccia da marine che lo rende a pelle poco simpatico), un play utile come Taylor e comprimari di talento in grado di mettere punti a tabellone come i gemelli Morris. Tutto facile? Tutt'altro. Il percorso potrebbe rivelarsi complicato già dalle Sweet Sixteen a causa di accoppiamenti per niente semplici. Diciamo che se Kansas arriverà in fondo se lo sarà davvero meritato.
E quali sono gli ostacoli? C'è la Michigan State di Tom Izzo, vicecampione uscente, magari meno pericolosa ma capace di stritolarti col suo gioco. Ci potrebbe essere Georgetown, squadra uterina (le signorine ci perdoneranno il termine) se ce n'è una, ma che ha chiuso in crescendo la stagione. Evito di parlare del solito Monroe e allora due parole su Austin Freeman, realizzatore dal fondoschiena ingombrante, capace di colpire tanto da fuori quanto travolgendo gli avversari oppure tagliando sulla linea di fondo. Ma probabilmente l'ago della bilancia sarà la point guard Chris Wright, che personalmente non piace.
E poi c'è Ohio State, con il figliol prodigo Evan Turner che nel torneo di conference ha fatto brillare gli occhi a tifosi, appassionati e soprattutto scout NBA evidenziando ancora di più un repertorio completo condito anche da consistenti coglioni, come dimostrano alcuni canestri decisivi nei minuti finali.
Ah, e poi ci sarebbe questa cosetta.


A margine, già il primo turno sarà possibile assistere a una interessantissima Oklahoma State-Georgia Tech.

West

Ok, qua le cose son diverse. Diciamo che fino a una settimana fa avrei detto che Syracuse se la sarebbe giocata senza troppi problemi. Ma l'infortunio di Onuaku nel torneo della Big East potrebbe compromettere il cammino degli Orange, che si trovano a dover fare a meno di una presenza-armadio fondamentale nella zona per intimidazione e capacità di occupare gli spazi. Dovesse tornare, e dovesse farlo in condizioni decenti, allora le possibilità aumenteranno, altrimenti la loro corsa potrebbe fermarsi prima, magari alle Elite Eight dove una Kansas State potrebbe fare la voce grossa. Ma i problemi potrebbero iniziare ad esserci già al secondo turno, nel caso Florida State (e Solomon Alabi, soprattutto) dovesse fare capolino tra le teste degli Orange.
Occhi puntati su Gordon Hayward di Butler, giocatore di rara intelligenza. Ma l'esordio non sarà dei più facili contro UTEP e quel decerebrato di Derrick Caracter. I Bulldogs non perdono da dicembre e dovessero andare avanti potrebbero essere loro a dar fastidio, eventualmente, a Syracuse, con i tiratori. Altro pupillo è Jeffery Taylor, lo svedese volante di Vanderbilt, che dovrà vedersela contro Murray State (che ha chiuso la stagione 30-4). Personalmente ai vostri affezionati bloggers quest'edizione di Vandy piace, con il già citato Taylor, Jermaine Beal e Ogilvy. Non sarà facile però.

East

Wall, Bledsoe, Patterson, Cousins. Almeno tre di questi nomi tra qualche mese andranno a stringere la mano a David Stern. Chi per primo, chi molto presto, chi con un po' più di calma. Per Bledsoe, a meno di grandissimi exploit coronati magari dal taglio della retina, si tratterà di aspettare un altro annetto. Kentucky è forte, Kentucky corre, Kentucky fa paura. Ma ha dimostrato di non essere imbattibile. Se fatti giocare a ritmi più lenti, congestionandogli gli spazi, emergono i loro limiti. Quelli di un Cousins che fa grandissimi progressi ma è ancora da sgrezzare, quelli dello stesso Wall il cui tiro va e viene (vedi minuti finali della finale del torneo di conference) e le cui scelte non sono sempre così affidabili.
Per i ragazzi di Calipari le insidie arrivano subito, già al secondo turno, quando dovranno vedersela con Texas o Wake Forest, due delle grandi deluse. I Longhorns avevano iniziato l'anno con 17 vittorie di fila per poi sgonfiarsi. WFU ha chiuso malissimo. Ma in una gara singola possono giocarsela. Al turno successivo potrebbero arrivare squadre in grado di rallentare il ritmo, come Temple o Wisconsin, che ha i giocatori - Trevon Hughes su tutti - per provare a rallentare la dribble drive motion.
Altrimenti, il pericolo potrebbe arrivare da West Virginia, squadra in forte crescita. Da segnalare anche Marquette-Washington alla prima, con i campioni della Pac-10 sulla carta sfavoriti, ma i Golden Eagles son squadra umorale...
Di Trevor Booker (Clemson) abbiamo già detto qualcosa in un post precedente.

South
Alla fine Duke è riuscita ad ottenere il seed #1. Giusto così, la loro stagione è stata ottima, ma in ottica torneo c'è sempre qualche "però" che limita le loro chances. Sarà il vedere tanti giocatori bianchi e di sistema tutti assieme. Personalmente, credo che le speranze dei Blue Devils passino - più che dall'ottimo Scheyer - da Kyle Singler.
Anche in questo caso, l'insidia arriva già al secondo turno, dove ci sarà una tra California e Louisville. I Pitino boys, soprattutto, costituiscono la mina vagante per eccellenza, in grado di vincere con chiunque, come dimostrano le due vittorie in stagione contro Syracuse, ma anche di suicidarsi al turno successivo. Purdue sarebbe potuta essere un'avversaria di alto livello ma la perdita di Hummel si farà sentire, se non è già avvenuto in occasione della recente batosta contro Minnesota.
Occhio a Baylor, che quando riesce a correre ha discrete frecce al proprio arco, dal backcourt formato da Carter e Dunn all'ala Ekpe Udoh.

1 commento:

ndruglio ha detto...

e io che ho letto tutto solo per trovare un mezzo commento sul derby cornell temple con timbaland special enforcer...