domenica 14 marzo 2010

Giornalismi

Dicono che sia uno strano mondo, quello del giornalismo italiano. Ancora di più in un settore come quello cestistico, che viene descritto come chiuso su se stesso e sulle stesse persone che ormai si conoscono da anni tra di loro e con allenatori e dirigenti. Un mondo autoreferenziale.
Mi è stato raccontato dell'esistenza di un sito internet composto da un bel gruppo di utenti mosso dalla passione e in molti casi anche dalla competenza*, che non si sa per quale assurdo motivo, probabilmente a causa di un successo sempre maggiore, qualche anno fa avrebbe ricevuto, in un editoriale, delle frecciatine da parte di un famoso direttore.
Mi è stato anche raccontato di un noto giornalista cestistico che - a quanto pare - non abbia compreso, o voluto comprendere, uno scritto satirico su di lui e abbia querelato un blogger, colpevole di aver scritto questo post in cui ricalcava satiricamente un suo articolo, dove tra l'altro, a detta dello stesso noto giornalista, era stato inserito volontariamente un errore.
Ma sono sicuro che le persone in questione mi abbiano raccontato solo balle. Mi risulta difficile pensare che nel movimento giornalistico/cestistico italiano possano esserci persone così miopi, che non sappiano accettare critiche o un po' di sana concorrenza. Figuriamoci.


* lo so, è un'eccezione. Ma non tutti i siti internet son fatti con il copia e incolla, tanto per citare quel famoso editoriale.

Nessun commento: