martedì 9 marzo 2010

Madness is coming…

La regular season NCAA si è ormai conclusa, inizia la settimana dei tornei di conference e si va verso un veloce avvicinamento al Torneo. Prima di iniziare con il gran ballo, è giusto soffermarsi un po’ sui più e i meno della stagione finora svolta. Almeno per quanto ho potuto vedere io, perché ad esempio mi sarebbe piaciuto parlare di South Florida o di Oklahoma State, ma st’anno le ho bucate :D

Miglior giocatore: al 99% sarà John Wall la prima scelta al draft del prossimo anno, ma è difficile levarmi dalla tastiera il nome di Evan Turner come miglior giocatore dell’anno. I suoi Buckeyes hanno chiuso la Big Ten al comando, seppure in coabitazione, e il ragazzo da Chicago ha saputo riprendersi alla grande dal brutto infortunio dello scorso dicembre, saltando solamente sei gare (record di Ohio State in sua assenza: 3-3. Coff coff…). Con lui la tripla doppia è sempre dietro l’angolo. Probabilmente al piano di sopra non potrà avere lo stesso impatto, c’è da migliorare al tiro, ma è un giocatore di enorme intelligenza cestistica.

Miglior difensore: magari non sarà il migliore, visto che la stoppata non è sempre sinonimo di difesa, ma con questa veloce Jarvis Varnado è diventato il miglior stoppatore di sempre della NCAA. Nelle ultime tre stagioni ha sempre sfiorato le cinque stoppate di media a partita.

Most Improved Player: Di Greg Monroe abbiamo parlato ampiamente qua. Ora ci limitiamo a dire che ha fatto i progressi che speravamo facesse. E può ancora migliorare!

Best Freshman: John Wall, e che ne parliamo a fare.

Pupilli dell’anno: oltre a Turner, a momento direi Trevor Booker di Clemson, grosso ma con due piedi rapidi, in grado di colpire tanto dall’arco quanto in post, ottimo rimbalzista, buono stoppatore e ci metterei anche una discreta intelligenza cestistica. Legge i raddoppi, spiega ai compagni dove piazzarsi, sa trovare l’uomo libero quando viene raddoppiato. Gordon Hayward. A vederlo non gli daresti due lire a sto ragazzino bianco. Invece è un grandissimo rimbalzista per ruolo e stazza ed ha una testa grande così. Le ambizioni di Butler passano da lui. Trevon Hughes: piace perché è il miglior difensore e contemporaneamente il miglior realizzatore della squadra.

Occhio a
: Jeffery Taylor, lo svedese di Vanderbilt. Mi son stupito nel vederlo tanto in alto nei mock draft. A me piace tanto perché è atletico, bravo in campo aperto, ed è un ottimo rimbalzista. Ma mi sembra esagerato vederlo in lottery. Comunque, piace. Trey Thompkins di Georgia, 6-9 che ha la mano per colpire da fuori. Bei movimenti offensivi, in post o con un efficace giro e tiro, però non sembra potentissimo e molto atletico, infatti è rimbalzista discreto ma non eccezionale. Vedremo come andrà nei prossimi anni.

Fatti per l’Europa: Talor Battle di Penn State, point guard realizzatrice dotata di un velocissimo arresto e tiro. Segna da 3 anche da casa sua. Greivis Vasquez. Jermaine Beal, che tanto piace al mio co-blogger.

Best team: dunque, perdi Jonny Flynn, Eric Devendorf e Paul Harris, e chiudi al primo posto nella conference più difficile? Syracuse ha giocato una regular season formidabile, con una striscia di 11 vittorie consecutive tra gennaio e febbraio, interrotta dalla sconfitta contro Louisville. Cardinals che hanno battuto di nuovo gli Orange proprio all’ultima gara. Le chiavi di questi risultati? Andy Rautins, leader non troppo silenzioso di questa squadra: non un giocatore monodimensionale, ma una guardia in grado di far girare la squadra e mordere tanto in difesa. Difesa, ecco. La zona 2-3 di Boeheim è difficile da perforare, perché son grossi e contemporaneamente rapidi di piedi. Wesley Johnson, uno che non dovrà aspettare molto per sentire pronunciato il suo nome al prossimo draft.

Sorprese e belle realtà: La coppia di lunghi di Florida State. Temevo che Solomon Alabi fosse giocatore da tenere in considerazione solo per l’altezza e per un contributo difensivo inevitabile, con quelle braccia lunghissime. Invece il nigeriano è più avanti di quanto pensassi in attacco, dove va prevalentemente di gancio e semigancio. Inoltre sta iniziando a sviluppare un interessante giro e tiro che sarebbe difficile da marcare. Siamo ancora indietro ma non a livelli Thabeetiani, occhio. Il suo compagno di reparto, Chris Singleton, è un 6-9 che ama tirare da fuori. In attacco si fossilizza un po’ sul jumper ma con Alabi che riempie l’area avere uno in grado di giocare fronte a canestro è cosa buona e giusta. In difesa piedi rapidi che lo portano a uscire rapidamente sul perimetro. L’anno prossimo potrebbero creare grossi problemi, ma probabilmente Alabi proverà la carta draft. La Big East, come detto, si dimostra conference di altissimo livello. Nota di merito a Tennessee, che ha saputo rispondere alla grande alla perdita di Tyler Smith.

Rimandati: Damion James ha giocato una stagione solida ma è calato insieme a Texas nella seconda parte di stagione. Lance Stephenson: il talento c’è ma effettivamente si sperava di meglio. I Bearcats hanno toppato, e lui probabilmente soffre in un sistema che punta a contenere i ritmi e a tenere il punteggio basso. Probabilmente l’Nba, con spazi maggiori, è più adatta a lui, ma io un altro annetto me lo farei. E non necessariamente a Cincinnati. Louisville è ancora più lunatica dello scorso anno, quando però aveva molto più talento. In grado di perdere contro Seton Hall e St. John’s, ma anche di battere due volte Syracuse. Mina vagante se ce n’è una.Luke Harangody continua a mettere su cifre clamorose, ma intanto se Notre Dame andrà all’NCAA lo farà grazie alla serie di vittorie ottenute senza di lui.

Delusioni: North Carolina. Certo, hanno perso mezza squadra, ma una schifezza simile, incarnata alla perfezione dal -32 con Duke, non era immaginabile. E il simbolo è Ed Davis, che prima di infortunarsi aveva destato qualche perplessità di troppo. La Pac-10, che paga il numeroso materiale da draft cacciato negli ultimi anni.

Come dite? E’ finito il pezzo e non ho detto neanche una parola su Kansas e Kentucky? Oh, ma c’è tempo… marzo è appena iniziato!

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