lunedì 17 maggio 2010

Criptonite


Solitamente, un giocatore fa delle finte di corpo per trarre in inganno il suo difensore, per trarre un vantaggio di qualche centesimo di secondo per lasciarlo sul posto. Questa sera abbiamo visto Rasheed Wallace effettuare delle finte di corpo in fase difensiva per mandare in confusione Dwight Howard, per farlo esitare, per rendergli la conclusione o l'avvicinamento a canestro meno sicuri. Sheed è stato in grado di entrare (grazie anche alla collaborazione di un Perkins ingiustamente criticato fino alla noia da Peterson) nella testa di Howard, lo ha mandato nella più totale confusione. In tutti i modi. Con le cattive, con alcuni falli che sapevano di avvertimento, con tanto di sguardo severo dopo il fischio arbitrale.
Con le buone, costringendolo a palle perse, semiganci simili a lanci del peso, infrazioni di passi.
Strattonata, spintarella, botta, spintarella, e al momento giusto si toglie la sedia. Fischio. Palla Celtics.

Quella tra Magic e Celtics si preannuncia una serie molto lunga. Boston ha vinto la prima grazie a una difesa che nel primo tempo ha concesso ai Magic i punti che solitamente segnano in un quarto. Orlando può sorridere, a denti stretti, pensando che alla fine la stava anche per riacciuffare, nonostante Howard dannoso e Lewis non pervenuto.
Ed è probabile che la chiave della serie sarà proprio quel mattacchione di Rasheed, chiamato a mandare fuori giri un Howard che oggi ha mostrato imbarazzanti limiti offensivi (e se fosse sopravvalutato?), e in grado di essere una preziosa arma tattica offensiva, con la sua capacità di colpire da fuori, che permette di aprire l'area alle scorribande di Rondo e Pierce.

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