venerdì 9 luglio 2010

Perché può non funzionare (e perché sì...)

Un pezzo a quattro mani, inizia Dis/impegno, continua drunkside.

Perché può non funzionare.
Al momento siamo a Wade, Lebron e Bosh, più Mario Chalmers e Udonis Haslem.
Poco o niente tiro da fuori, poco post basso. Due giocatori che amano avere la palla in mano, un lungo che ha l'ufficio tra i 5 ed i 6 metri dal canestro, con un jumper grandioso, ma senza alcuna dote di passatore.
L'unico "schema" possibile mi sembra quello di attaccare ripetutamente il canestro, sperando che la difesa regga in modo da permettere la transizione. Highlights a iosa, ma difesa schierata Spoelstra (leggi Riley) dovrà impegnarsi parecchio.
C'è chi fa il confronto con i recenti Big Three dei Celtics, ma le differenze mi paiono evidenti.
1) I 3 grossi dei Celtics erano un realizzatore, un tiratore ed il miglior difensore della NBA, che in attacco tendeva a non danneggiare
2) Rondo e Perkins erano incognite, ma Rondo è diventato quel che è diventato e Perkins uno dei migliori difensori di post della Lega. Haslem è un validissimo giocatore, ma mi sembra piccolo per fare stabilmente il 5. Chalmers non è Rondo.
3) I C's avevano una gran panchina. Questi Heat? Mike Miller? Buono, ma mi sembra un po' poco.
4) Una barca con due capitani affonda.
5) Può non funzionare perché è giusto che non funzioni.

Che non fosse più l’NBA dei nostri padri lo sapevamo. Ma probabilmente non è più neanche la “nostra” NBA.
Dunque, sgombriamo un attimo il campo: da un punto di vista professionale, la scelta di LeBron non fa una piega. Vuole vincere? Va dove può farlo in breve tempo (se non quest’anno, facciamo tra due anni). Abbiamo una squadra con due stelle, un buon giocatore, e prossimamente tanti comprimari pronti all’uso. Da questo punto di vista, oltre agli Heat, solamente Chicago probabilmente poteva offrirgli tanto, con un secondo violino in costante ascesa e una coppia di lunghi ben assortita. Certo, anche i Clippers avevano parecchio per convincere LBJ, ma sono i Clippers e penso che James non li abbia mai preso in considerazione.
Questo dal punto di vista professionale. C’è però un altro fattore da tenere in considerazione, quello che piace a noi, quello delle chiacchiere da bar o da forum. Ho letto: in passato abbiamo visto tante squadre in cui c’erano delle stelle, di tanti Big Three e anche più. E’ vero, ma qua parliamo di una situazione creata a tavolino, la cui spettacolarizzazione smodata, culminata con l’annuncio alla nazione, ha fatto ovviamente storcere il naso a molti. Ho letto di umiltà nello scegliere una situazione in cui non è il numero uno, ma non riesco a parlare di umiltà in uno che imbastisce un teatrino del genere, mi dispiace.
Ho letto: ma che doveva fare, rimanere a Cleveland a non vincere? C’è addirittura chi ha parlato dei Cavs come di una squadra scarsa, disastrata. Gli stessi Cavs che hanno vinto 120 gare in 2 stagioni? Gli stessi Cavs che hanno inserito nel loro scacchiere i giocatori che James ha richiesto nel corso degli anni? Nessuno dice che James dovesse rimanere lì ma, come ha scritto qualcuno (che mi perdonerà se non lo cito, ma sarebbe la quindicesima volta che lo faccio. Comunque è Gerry), “se ti senti il numero uno, vai a sfidare il numero due, il numero tre, il numero quattro; ma non ti accordi per giocarci insieme”.
Vedremo come andrà a finire. Dal punto di vista professionale, come detto, può essere la scelta giusta. Dal punto di vista delle chiacchiere da bar, e della considerazione tra tifosi e addetti ai lavori, ci sarà da lavorare, per non essere considerato il Pippen di Wade. Già è pronta la spartizione dei trofei: al numero 3 l'Mvp, a LeBron quello da Sesto uomo dell'anno.
Ma, soprattutto, a questo punto mi sembra palese che c’è una macchia bella grossa da recuperare. Perché quella gara5 contro i Celtics grida pesantemente vendetta, e a questo punto considerarla uno sciopero non sembra essere tanto lontana dalla verità.

Un’altra curiosità riguarda come cambierà la Nba dei prossimi anni. Avremo 3-4 squadre pronte a lottare per il titolo e le altre a tankare selvaggiamente? Vedremo, fatto sta che le nostre speranze di salvezza per il futuro sono ancorate a un sol uomo…

4 commenti:

Jacopo ha detto...

Analisi meravigliosa. Mettere un'immagine di Durant in un post come questo è da intenditori.

Lello ha detto...

La critica della scelta dal punto di vista umano e la conseguente delusione come tifosi (di basket, non di Lebron) è pienamente condivisibile. Ma non è da un po' che si è dissolta la figura del campione-eroe?(come dicevi tu, Vitto') E Lebron, fino ad ora, non è mai sembrato minimamente adatto a questo ruolo (campione? forse un giorno, eroe? mai)

Lello ha detto...

La critica della scelta dal punto di vista umano e la conseguente delusione come tifosi (di basket, non di Lebron) mi trova del tutto d'accordo. Ma non è da un po' che si è dissolta la figura del campione-eroe?(come dicevi tu, Vitto') E Lebron, fino ad ora, non è mai sembrato minimamente adatto a questo ruolo (campione? forse un giorno, eroe? mai)

drunkside ha detto...

Eh lo so Lello, ma noi siamo dei fottuti moralisti!