lunedì 8 novembre 2010

Shootaround v.3

Per gli appassionati d'epoca delle primissime fasi di questo blog (ciao mamma), Shootaround era il classico post del lunedì mattina, oppure di quando avevo tante cose da scrivere ma poco tempo, oppure necessitavo di maggiore approfondimento, per scrivere qualcosa di più ampio.
Come potete vedere dal numero nel titolo, trattasi di una rubrica che ho coltivato settimanalmente con cura, tanto che oggi, dopo un annetto e mezzo, siamo arrivati all'edizione numero tre!

Dunque, iniziamo.
Sono reduce da una visione (parziale) di Avellino-Roma. Roba agghiacciante. La Lottomatica in 4 giorni ha segnato sui 110 punti. Raramente ho visto un attacco più disorganizzato, concentrato quasi esclusivamente su iniziative dei singoli. Se Roma ha passato quota 60 lo deve a quei momenti di pressing difensivo che hanno consentito il recupero di qualche pallone e due/tre canestri facili. Dall'altra parte, anche da Avellino mi aspettavo molto di più, soprattutto più corsa. Rimandati.

Buttando un occhio alle squadre simpatia, se a Sassari si ride nonostante gli infortuni di Travis Diener e di Othello Hunter, a Teramo si piange parecchio. Squadra che, come scritto un mesetto e mezzo fa, ci convinceva pochino. C'è chi dice che pagherà Hall, ma se prendi Hall sai cosa ti devi aspettare, e non puoi tagliarlo dopo 4/5 gare alla Hall. Possibile paghi invece Ahearn, che forse renderebbe meglio in un contesto in cui si trovi a che fare con bloccanti migliori di Hall e Polonara. Inoltre la presenza sua e di Diener paga inevitabilmente dazio in difesa.
Ci sono comunque segnali positivi, come uno Zoroski già leader e un Polonara in rampa di lancio. +13 di plus/minus in una gara persa di 12, al momento potrebbe essere l'italiano che rende meglio, visto che Melli sta sfruttando male i minuti concessigli.

L'angolo del mea culpa:
- Non mi aspettavo una Varese di questo tipo. Vince e lo fa con ognuno che porta il suo mattoncino: Thomas escluso, nessuno sopra i 30 minuti. Quattro giocatori in doppia cifra più Galanda a nove. E, cosa molto interessante, un dominio a rimbalzo (43-32) spalmato per tutta la squadra, dai 7 di Slay ai 3 di Thomas

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