sabato 12 febbraio 2011

Una carriera in frasi

- Questi ragazzi hanno ricevuto critiche, negli ultimi anni, per non essere riusciti ad arrivare dove stiamo andando, ma ho sempre detto che la cosa più importante, nello sport, è continuare a provare. Che questo possa essere un esempio di cosa significa dire "non è mai finita"
Dopo che gli Utah Jazz sconfissero gli Houston Rockets nelle finali di Conference del 1997

- Se ascoltassimo i fans, finiremmo seduti assieme a loro
Dopo che i fan contestarono la scelta di Hayward

- Dico ai giocatori "Mi dispiace che vi siate fatti male, ma non c'è niente che io possa fare a riguardo". Bisogna andare avanti. Questa è l'unica cosa che so. Questo è ciò che cerco di trasmettere ai miei giocatori. Siamo stati fortunati qui. La nostra organizzazione, in 18 anni, ha avuto davvero pochi infortuni quando John e Karl erano qui. Mi sono reso conto fin dall'inizio della nostra fortuna, con i nostri ragazzi in salute. Questa è la vita nella NBA: se non ti piace, ci sono altri lavori

- Spero si rendano conto che possono sfamare le loro famiglie molto più facilmente che giocando al bingo.
Training Camp del 2010

- Il mio lavoro è vincere e gli ho detto, come avrei detto a chiunque altro: "Se devo vincere con il più piccolo della squadra che gioca al posto tuo, allora che sia così. Preferirei di no, se mi è possibile, ma io devo fare ciò che posso per vincere."
Dopo aver messo a sedere Ciccio Ostertag




- Cosa ti piacerebbe che la tua squadra facesse contro la difesa a zona?
Segnare.

- Siamo stati insieme per 18 anni…è tanto anche per un matrimonio.
Sulla sua relazione con Karl Malone

Sono sempre stato paziente.. sono come un cagnolino
Sul suo rapporto con i giovani

- Non sono contento del suo essere così spensierato. E' giovane e i giovani hanno la tendenza a volersi divertire. Questo non è che sia un problema per me, ma a volte interferisce con la loro crescita. Non puoi migliorare prendendo i jackpot.
Su Fesenko

- Credo che l'esperienza sia un fattore importante per i giovani.. i giovani stanno cercando di capire dove sia il palazzetto… poi una volta dentro, non sapere dove sia il bagno può essere spaventoso. E ancora di più quando cresci."
Quando gli chiesero spiegazioni sui rookies in quintetto




- E' risultato piuttosto soft. Voglio dire, non me ne frega se ha 19 o 30 anni. Se si entra in un campo NBA, bisogna essere in grado di salire di livello e darci dentro. Non possiamo mettergli il pannolino una sera ed il sospensorio quella dopo. Questa è la realtà.
Su una partita di CJ Miles, al suo secondo anno

- Si stanno riprendendo dal loro latte
Su un team in via di sviluppo





- La taglia non fa alcuna differenza: è il cuore a farla



2 commenti:

Peppino Vignola ha detto...

Scusa ma dovevi usare per il tuo blog proprio gli stessi colori del mio?
www.pallacanestrosenise.blogspot.com

drunkside ha detto...

E purtroppo l'arancione con il basket s'addice...