giovedì 15 aprile 2010

Road to the Ring (East)

Cleveland Cavaliers (1) - Chicago Bulls (8)
I primi contro gli ultimi. Quelli che da settimane stanno risparmiando le munizioni della loro arma atomica, contro quelli che hanno dovuto produrre un notevole sforzo per agguantare l'ottavo biglietto. Il giocatore più forte contro il mio preferito, in assoluto (nella foto). In teoria nessuna partita - e forse anche in pratica - però io sono sicuro che i Cavs avrebbero preferito incontrare i Raptors che i Bulls. Con i primi sono 3-1 in stagione, con l'unica sconfitta rimediata proprio alla prima giornata. Con i Bulls sono 2-2. Bulls che sono la terza squadra della NBA per percentuale concessa (44.2%), a pari merito proprio con Cleveland, che a sua volta è la franchigia con il parquet più inviolato (appena 6 sconfitte, di cui una proprio per mano di Chicago). Il problema per i Bulls è lo stesso di tutte le squadre che si trovano di fronte il Re: e questo chi se lo prende? Sotto canestro, Noah e Gibson assicurano un buon controllo (a proposito di Noah, si preannuncia divertente il duello con Varejao), mentre sono ancora da verificare le condizioni di Shaq. I Cavs possono essere impensieriti se si riesce a limitare il supporting cast, che st'anno sembra davvero troppo vario per essere limitato (oh! dimenticavo, c'è pure il sig. Jamison). Sinceramente non credo che Chicago possa vincere a Cleveland, ma la prima gara di una serie è sempre soggetta a grosse sorprese, con i Cavs che devono rialzare l'intensità ed i Bulls belli carichi. Smetto di girarci attorno e dico 4-0 (4-1?) Cleveland.


Orlando Magic (2) - Charlotte Bobcats (7)

Altra serie sulla carta a senso unico, ma che offre comunque degli spunti piuttosto interessanti.
I Magic sono quelli che giocano meglio di tutti, hanno un numero 4 che rappresenta un grosso problema per la maggior parte delle squadra che vi giocano contro: i Bobcats sono forse la squadra che meglio può contenerlo nella lega, grazie a i vari Wallace, Diaw, Thomas e lo stesso Jackson, che come cambio difensivo per l'attaccante rappresenta la classica brace dopo la padella.



Il bilancio in stagione regolare è 3-1 per i Magic, con l'unica sconfitta arrivata a marzo, in casa, con Lewis tenuto ad 1/7 dal campo e nonostante tre Magic oltre i 20 punti. Inoltre, se da un lato i Magic sono forse la squadra che costruisce meglio i tiri da fuori, dall'altro i Bobcats difendono alla grande sul perimetro, concedendo appena il 33.8%. Carter, rigenerato da Peterson e Bagatta che lo davano per finito, si trova al punto di svolta della sua carriera? Vincitore o campione? Secondo me, quella vecchia volpe di Larry Brown può portare i Magic a gara 6, vincendo in casa. 4-2 Orlando. Chiave della serie, Matt Barnes su Gerald Wallace.


Atlanta Hawks (3) - Milwaukee Bucks (6)

Atlanta tra le contender è la peggiore squadra da trasferta (assieme a Denver). Peggio di loro tra le squadre da Playoffs? Soltanto i già citati Bobcats, i Bulls e, appunto, i Bucks.
Atlanta è donna, nel senso di uterina ed imprevedibile; i Bucks sono una bella sorpresa, ma privi del loro giocatore più rappresentativo recentemente distruttosi il braccio - il canguro Bogut. Secondo me questi Bucks possono opporre troppo poco, soprattuto vicino al canestro, per impensierire i Falchi, che ormai hanno fatto esperienza ai playoff. Bello il duello Johnson/Salmon, bisognerà vedere quanto l'ostico Mbah a Moute riuscirà a contenere quello strano essere di Josh Smith. Ma se anche Teague dovesse confermarsi valida alternativa al mortifero, ma un po' lunatico, Jamal Crawford, 2-1 per Atlanta in stagione regolare, 4-0 (o al massimo 4-1) in questa serie.

Boston Celtics (4) - Miami Heat (5)
I Celtics vengono da una stagione interlocutoria e su di loro si è detto tutto ed il contrario di tutto. Gli Heat sono la squadra più in forma della Lega, con un bilancio di 9-1, nelle ultime 10, che gli è valso la scalata fino al quinto posto nella griglia.
I precedenti parlano chiaramente biancoverde: un netto 3-0 dovrebbe rimpinguare le speranze degli epigoni di Larry Bird, che contro gli Heat tirano molto bene dal campo (51,4%), controllano i tabelloni (41,3 rimbalzi contro i 37,7 concessi) e soprattutto costringono gli Heat a realizzare il 44% dal campo ed un misero 29,8% da tre. Ciononostante Boston potrebbe soffrire un avversario più atletico e galvanizzato dal "crescendo rossiniano" (cit.) del finale di stagione. Le chiavi sono contenere le gite in lunetta di Wade, brutta bestia ai playoff, e la presenza di Rasheed Wallace, dove per presenza si intende quella mentale. Se Miami riesce a giocare di squadra e Wade trova una spalla (Beasley? Richardson che ormai in area non entra neanche a pagamento? O'Neal?) allora non escludo una gara 7, altrimenti Boston potrebbe vincere facile. Pronostico, forse un po' scaramantico, è 4-3 Boston.

2 commenti:

Mike_Bibby ha detto...

Quoto in toto per la Eastern, ma le cose belle succedono dall'altra.
E' un caso che i pronostici li hai fatti solo per l'est, o è che effettivamente per l'ovest era troppo difficile?

dis/impegno ha detto...

No, è che siamo in due a gestire il blog e ci siamo divisi i compiti: ad uno l'est, all'altro l'ovest e le due preview sono venute fuori inevitabilmente un po' diverse. Per quanto riguarda la difficoltà, l'ovest è sicuramente più incerto, con tante squadre sullo stesso livello, ma alla fine un pronostico è un pronostico e va preso per quel che vale..