mercoledì 7 maggio 2008

Onnipotenza

Se non stiamo assistendo a una dimostrazione di onnipotenza, poco ci manca. Quanto sta facendo Chris Paul quest’anno turba parecchio i sonni delle franchigie Nba. Gli Spurs, giusto per sputtanarmi subito subito, sono riusciti a fare il giusto adeguamento su West, mandando sulle sue piste un Thomas che lo ha contenuto alla grande. Gli Hornets hanno risposto continuando a raddoppiare Duncan, sia con l’altro lungo che con gli esterni, e sfidando San Antonio al tiro da fuori. Ancora una volta, i campioni Nba hanno retto un tempo. Il problema, per i neroargento, è che la marcatura di Paul è davvero un’incognita. Escluso Parker, non in grado di reggere il confronto, lo spostamento di Bowen sul play causa difficoltà a chi deve trovarsi su Stojakovic, che infatti sta giocando una serie stratosferica, dopo che già contro Dallas aveva martellato la retina. Ginobili è un buon difensore, ma è più basso, rispetto all’inizio della sua carriera Nba deve badare di più anche alla fase offensiva, e fisicamente non sembra proprio a posto. Insomma, per gli Spurs l’unica sembra possa essere che Bowen entri nella mente di Paul, ed è probabile che lo farà già in queste due gare a San Antonio, dove la prestazione dell’ex Wake Forest sarà ancora più decisiva, vista la tendenza dei tiratori a segnare di meno in trasferta. Se il difensore passa davanti al blocco, 9 volte su 10 perde Paul. Se scatta il raddoppio, Paul troverà il tiratore libero sul perimetro (Peja, Peterson) o sul gomito (West). Se a raddoppiare è un lungo, parte l’alleyhoop per Chandler. Se la difesa collassa in area, c’è sempre l’opzione dell’arresto e tiro, che non sembra mancargli. Fossi in Popovich, proverei a far passare il difensore dietro al blocco, velocissimamente, ovvio. Se non va bene manco così, non sono poche le possibilità che si torni a New Orleans per il match point. Vedremo, con tutto che è un anno pari, scommettere contro San Antonio può essere sempre pericoloso.

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