lunedì 25 ottobre 2010

Central Division preview

Una possibile futura contender, una delle sorprese delle scorso anno, e tre candidate alla lottery, tra nobili decadute (Detroit), progetti confusi che stentano a decollare (Indiana) e il crollo dell'Impero romano (c'è bisogno di scriverlo?). Wow, sono talmente eccitato nello scrivere di questa division che mi sento come se stessi guardando dallo spioncino Margherita Hack che si fa il bidet! Ma è un lavoro sporco, e qualcuno deve pur farlo. Intendo guardare dallo spioncino Margherita Hack che si fa il bidet.

Chicago Bulls: la squadra del nì e dei ma. Li mettiamo o no tra i delusi dell'estate 2010? Nì. Possono arrivare lontano? Nì. Squadra potenzialmente interessantissima, solo che... Derrick Rose è fortissimo, ma probabilmente non è ancora un giocatore franchigia. Boozer offensivamente è un lusso, ma è fragile e già rotto, e difensivamente paga dazio con chiunque. Noah è un giocatore di grande intensità e utilità, ma ad alti livelli? Però i Bulls sono assieme ai Thunder la migliore squadra qualità/prezzo della lega, e il futuro è indubbiamente Rose-o. Scusate.

Magari se mi fingo morto non se la pigliano se me ne vado...
Cleveland Cavs: Tutti nel lago.

Detroit Pistons: Vabbè, qua ci sarebbe da chiedersi come una squadra in ricostruzione possa offrire quei contratti a gente come Ben Gordon e Charlie Villanueva. La squadra è essenzialmente quella dello scorso anno, quindi c'è poco da sorridere a Motown. L'assenza prolungata di Jerebko potrebbe lanciare Austin Daye, che ha disputato una preseason da favola. Aggiungiamo Greg Monroe per una coppia di lunghi atipica molto interessante in prospettiva.

Indiana Pacers: altro discreto accrocchio. L'annoso problema in regia potrebbe essere stato risolto se Darren Collison confermasse quanto di buono mostrato in contumacia di Chris Paul a New Orleans. Da lui e Hibbert le attese più grandi. Per il resto non c'è molto per cui essere felici: il draft ha portato due giocatori che vanno verificati al piano di sopra (George e "Born Ready" Stephenson), con il primo che dovrà coesistere con la stella della squadra, ossia quel Granger reduce da un oro mondiale vissuto da turista. Qualche giovane (Hansbrough, Rush), tanti soldi buttati (Ford e Tinsley su tutti): il cocktail da lottery è servito.

Osteoporosi
Milwaukee Bucks: Lo scorso anno stupirono tutti con una grande stagione nonostante l'assenza di Redd (vabbè, ci sono abituati) e con una sorprendente stagione di Jennings, percentuali a parte. Quest'anno puntellano la squadra aggiungendo un Maggette nel motore e alcuni giocatori magari meno famosi ma in grado di dare un buon contributo da subito: Larry Sanders potrebbe già rosicchiare qualche minuto in un reparto lunghi che conta anche quel Drew Gooden che ormai ha cambiato più canotte che mutande. E' arrivato anche Chris Douglas-Roberts, che Skiles potrebbe forgiare a dovere.

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