Che Gianmaria Vacirca sia uno dei migliori dirigenti sportivi italiani (forse il migliore, anche se attendiamo di vederlo alle prese con una big. Prima o poi accadrà. Ma è pur sempre vero che è più difficile fare belle squadre con budget limitati.) credo ci siano pochi dubbi. Che avesse una testa particolare, interessante e folle, di quella sana follia che reputo positiva, si sapeva. Che fosse anche una buona penna invece non lo sapevo, non avendo avuto modo di leggere i pezzi scritti per la Gazzetta del Sud, che costituiscono l'ossatura del suo libro "Dolce Temperamento" regalatomi dal buon Simone.
Tra Capo d'Orlando e Montegranaro: storia di una straordinaria stagione vissuta nelle Marche ricordandosi di un'altra storia, altrettanto se non più bella, vissuta in Sicilia, interrotta dolorosamente dall'esclusione dell'Upea dal campionato. L'amicizia con Greg Brunner e CJ Wallace, il rapporto col Poz, la passione per il college basket. Il tutto in poche scorrevoli pagine, arricchite anche da bellissime fotografie.
Certo, è un fan accanito di Springsteen (pare abbia assistito a più di 80 concerti del Boss), presentatogli a quanto sembra da Guido Bagatta. Ma probabilmente avrà anche altri difetti.
martedì 19 ottobre 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento