martedì 19 ottobre 2010

Il dolce temperamento di Vacirca

Che Gianmaria Vacirca sia uno dei migliori dirigenti sportivi italiani (forse il migliore, anche se attendiamo di vederlo alle prese con una big. Prima o poi accadrà. Ma è pur sempre vero che è più difficile fare belle squadre con budget limitati.) credo ci siano pochi dubbi. Che avesse una testa particolare, interessante e folle, di quella sana follia che reputo positiva, si sapeva. Che fosse anche una buona penna invece non lo sapevo, non avendo avuto modo di leggere i pezzi scritti per la Gazzetta del Sud, che costituiscono l'ossatura del suo libro "Dolce Temperamento" regalatomi dal buon Simone.
Tra Capo d'Orlando e Montegranaro: storia di una straordinaria stagione vissuta nelle Marche ricordandosi di un'altra storia, altrettanto se non più bella, vissuta in Sicilia, interrotta dolorosamente dall'esclusione dell'Upea dal campionato. L'amicizia con Greg Brunner e CJ Wallace, il rapporto col Poz, la passione per il college basket. Il tutto in poche scorrevoli pagine, arricchite anche da bellissime fotografie.

Certo, è un fan accanito di Springsteen (pare abbia assistito a più di 80 concerti del Boss), presentatogli a quanto sembra da Guido Bagatta. Ma probabilmente avrà anche altri difetti.

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